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Parità di genere, binarismo e specismo: in Sicilia una piccola sartoria fa politica

I temi della parità di genere, dell’anti specismo e del non binarismo diventano centrali tra i pattern degli abiti confezionati da una stilista che ha deciso, dopo anni all’estero, di tornare in Sicilia e aprire una sartoria digitale: lei si chiama Laura Cimino e fa passare le lotte sociali dai tessuti.

Il mondo animale e il non binarismo

Dal pesce pagliaccio femmina, una per branco, che quando muore viene sostituita da uno dei maschi è uno dei maschi (che diventa femmina) alle scimmie del Bonobo, oranghi che hanno un’organizzazione matriarcale, al cavalluccio marino che può fare la transizione e comunque sono i maschi a occuparsi della riproduzione: gli animali presenti sui tessuti della sartoria sono espressione di quanto l’unica specie ad avere problemi con i generi, i ruoli e la fluidità è quella umana.

Classe 1980, Laura Cimino vive a Trappeto, poco distante da Palermo, dopo diversi anni trascorsi a Berlino: la sua tanto desidera sartoria nasce nel 2018 sotto il nome di “Mala Strella”. Si definisce ecologista e antispecista: ecco le due caratteristiche che influenzano il suo lavoro di artigiana.

L’armadio quindi si fa genderless

«I miei disegni sono legati a questi aspetti – racconta – parto dal mondo animale per arrivare all’essere umano. Nell’ultima collezione estiva il tema è il no binarismo, tutte persone che non si vedono in un genere binario. Partirò come al solito dagli animali. Ovvero vorrei indagare la differenza fra genere e sesso biologico, argomento piuttosto discusso, presente nel mondo animale. La collezione estiva prevede tre pattern di animali la cui identità non rientra nel binarismo di genere»

La nuova collezione prevede un vestiario genderless tra magliette ampie, salopette, short, costumi e teli mare. «Ero affascinata da questa tipologia di stampa che è il Pattern – racconta – motivo decorativo che è possibile replicare all’infinito, e mi da la possibilità di creare una fantasia, declinabile in varie combinazioni, partendo da un’illustrazione».

Un punto fondamentale per lei e per le sue produzioni è l’ecologia e così tra le sue molte ricerche trova un’azienda piemontese che stampa su stoffe naturali certificate e da la possibilità di passare dal disegno che lei fa a mano al digitale. Questa azienda certifica che i prodotti utilizzati per il processo di stampa sono ecocompatibili.

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