Un foglio A4 piegato con i soldi sistemati all’interno consegnati da una prof a San Gavino. “Li hanno raccolti per voi i miei alunni”.
E’ solo una delle donazioni arrivate agli organizzatori della Queeresima, una cinquantina di appuntamenti dedicati ai diritti e alla cultura di lesbiche, gay, bisessuali, transessuali e queer, e del Sardegna pride in programma il 6 luglio a Cagliari. Quaranta giorni di incontri, cinema, dibattiti e spettacoli più evento finale gratuiti e autofinanziati dall’associazione Arc, coordinatrice della rassegna. Già aperte le sottoscrizioni. E le donazioni stanno già arrivando, come dimostra il caso di San Gavino.
Gli appuntamenti
La Queeresima prenderà il via venerdi’ 17 maggio con un triplo appuntamento in contemporanea alle 18: a Nuoro ci sarà il corteo “Fear to zero – paura a zero” con partenza dai Giardini pubblici, a Santa Teresa di Gallura andrà in scena la performance “Travolgente marea, storie di orgoglio Lgbt”. Trasferta anche a Roma con un evento a teatro organizzato dal circolo Mario Mieli. Tra le manifestazioni all’aperto anche un flashmob degli studenti cagliaritani sul tema del bullismo verso la comunità Lgbt e un’escursione notturna alla Sella del diavolo. Coinvolti, oltre Cagliari, anche Carbonia e Macomer.
Il matrimonio sardo-olandese
“Ho visto le fatiche di una comunità in lotta da tanto tempo che ha preso il coraggio di scendere in strada” racconta a Casteddu Online il il portavoce dell’Arc Carlo Cotza. E, a dieci anni dal primo corteo, “a Cagliari c’è una società migliore, anche grazie al lavoro delle amministrazioni e delle associazioni. Se siamo qui è però anche per dire che non ci basta, viviamo tempi in cui sembrano riaffacciarsi certi totalitarismi, crediamo che possa esistere un mondo migliore senza chi fomenta l’odio e legittima la discriminazione”, spiega Cotza. “C’è chi vuol far apparire il mondo più brutto di quello che è, cercando di creare divisioni tra le persone. Noi chiediamo il matrimonio egualitario perché tutte le persone devono essere uguali davanti alla legge”. Un evento che porta anche turismo: una coppia sardo-olandese ha scelto di sposarsi a Cagliari il giorno prima del Pride per trattenersi in città, con famiglia e amici, anche per l’evento finale. Tanti ospiti in arrivo dal resto d’Italia, dall’Europa e persino dal Canada.