Un Pride orgogliosamente “di provincia”, quello che per la terza volta scenderà per le strade di Pavia il prossimo 10 giugno. Perché essere gay, lesbica, bisessuale, transgender o intersessuale in una cittadina della provincia può essere molto più difficile di quanto non sia in una grande città. Ed è una realtà che non può e non deve essere ignorata.
Le storie di un Pride di provincia
“Vivere la propria visibilità, in provincia, vuol dire interrogare tutta la propria comunità – si legge nel documento politico del Pavia Pride -, significa dover vivere un protagonismo nei discorsi, nelle curiosità, nel giudizio di tutti; ed esporre anche i propri familiari alle stesse curiosità e agli stessi giudizi: che cosa significa questo per una persona LGBTI?”.
Ed è proprio questo il tema non solo della parata del 10 giugno, ma dell’intera Pride Week che inizierà in città il 3 giugno prossimo. “Sarà un pride di storie, storie raccontate da un margine che non è soltanto dolorosa lontananza, ma è anche, e forse sorprendentemente, un luogo di libertà – continua il testo elaborato da Arcigay Coming Aut -. Storie comuni, storie stravaganti, storie di quotidianità, storie notturne, storie di tortura e di morte, storie di serenità e di pazienza e lunghe storie d’amore. Nella provincia, in tutte le province del mondo, ci sono uomini e donne che hanno una storia da raccontare”.
Storie come quella di Lorenzo che “ha fatto coming out con sua madre, lei gli ha sputato addosso”. O come quella di Marco, transessuale e insegnante che “quando è entrato per la prima volta nella sua classe stava già portando avanti la transizione”. Del suo percorso, Marco ha dovuto discutere con colleghe e colleghi, con la dirigente della scuola.
“Ora Marco è vicepreside della sua scuola e un attivista per i diritti LGBTI”. O ancora, la storia di Diego ed Enzo che hanno deciso di sposarsi in Portogallo, dopo avere condiviso una intera vita. Oppure, ancora, come quella di Carlo, Ibrahim e Alessandra o, come li chiama il tabaccaio in fondo alla strada dove vivono, “La trinità”.
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E così di seguito, decine e decine di storia di persone LGBTI “di provincia” a cui questo Pride è dedicato, di cui vuole parlare e con cui parlerà.
Tutto quello che c’è da sapere sulla Pride Week
Non solo la parata finale, come abbiamo accennato, che rimane certo l’evento di punta, ma un’intera settimana di eventi animerà la Pride Week dal 3 giugno quando tutto inizierà alla Libreria Delfino con la presentazione di “Love is a human right”, evento organizzato insieme ad Amnesty International e con la partecipazione dell’autore Carlo Scovino. La presentazione ufficiale, però, è prevista per il giorno dopo, insieme ai ragazzi e alle ragazze di Join the Gap di CIG Arcigay Milano: alle 20.30 il Pavia Pride sarà presentato a La Domenica.
Il 5 giugno gli appuntamenti sono tre. Il primo ha un respiro internazionale e vedrà protagonista il nipote di uno degli attivisti più amati dalla comunità LGBT di tutto il mondo, Harvey Milk. L’appuntamento è alle 13.30 con un “Caffè con (Stuart) Milk” al Cortile dei Tassi dell’Università. Alle 15.30, alla Feltrinelli, sarà il momento della presentazione del libro “La corsa di Billy” a cui parteciperanno “I Sentinelli” e Antonello Sannino, componente della segreteria nazionale di Arcigay).
Alle 18.30, è prevista la proiezione del film “Kiki” a cui sarà presente il console statunitense Rami Shakra: l’appuntamento è nell’Aula del 400 dell’Università degli Studi di Pavia.
Il bullismo è il tema dell’incontro previsto per il 6 giugno alle 18, insieme ai Giovani Democratici, alla Sala Broletto di Via Paratici. E non potevamo mancare i Pastafariani, amici della comunità LGBTI da sempre, con i quali si terrà un incontro conviviale sulla Famiglia Naturale Pastafariana. Dove? In osteria, naturalmente. Per essere precisi, dalle 19 all’Osteria Letteraria Sottovento. Si terrà al Respvblica Restaurant, invece, l’elezione di Miss lesbica e Mister gay, dalle 22.00.
Ancora, il 7 giugno, si parlerà di libri con la presentazione di “Generations of Love” di Matteo B. Bianchi. L’autore dialogherà con gli intervenuti dalle 18.00 all’Aula Scarpa dell’Università degli Studi di Pavia. Più tardi, alle 20.00 sarà il momento della convivialità con l’Aperitivo Arcobaleno all’Osteria Letteraria Sottovento.
Ad un anno dall’approvazione della legge sulle unioni civili, non poteva mancare un approfondimento sul tema. Una conferenza su “Unioni civili e Matrimonio egualitario” si terrà l’8 giugno insieme agli avvocati e le avvocate di Rete Lenford nell’Aula Scarpa presso l’Università di Pavia (dalle 14.00).
Il 9 sarà la giornata dedicata al “serrate le file”: la vigilia della parata conclusiva i volontari e le volontarie si incontreranno nella sede del circolo Arcigay Coming-Aut per definire gli ultimi dettagli.
L’attesa parata finale
Il 10 giugno è la giornata più attesa: quella della parata finale. Il terzo Pavia Pride partirà alle 15.00 da piazzale Ghinaglia. Da lì, il corteo attraverserà il Ponte Coperto per arrivare a Corso Cavour che sarà percorso due volte nelle due direzioni. Poi la manifestazione si concluderà a Piazza della Vittoria. Immancabile il party conclusivo che inizierà alle 21 presso Respvblica.