“Finché un’immagine considerata sacra riuscirà a relegare una comunità ai margini, avremo ancora tante provocazioni da fare” è solo una delle tanti voci di rivendicazione che si sono levate ieri sera a chiusura della mini parata tra corso Cavour e borgo XX giugno, Perugia.
Il riferimento è allo scontro tra Comune e Perugia Pride che ha visto il suo epilogo nel ritiro del Patrocinio all’evento. Pomo della discordia, la locandina della manifestazione con protagonista una drag queen che emula un’immagine sacra: una “provocatoria caricatura” -secondo l’Amministrazione- che ha reso “inevitabile” la revoca del Patrocinio. Un capro espiatorio, secondo Omphalos, “una mera scusa che copre anche il grande imbarazzo sul recente caso del piccolo Joan a cui il Comune di Perugia ha negato la trascrizione”.
Nonostante i pasticci dell’Amministrazione, the show must go on. Oggi si continua ai giardini del Frontone.