Un incontro di formazione sul tema delle infezioni sessualmente trasmissibili diventa “propaganda omsessualista”. È polemica sulla decisione degli studenti del liceo scientifico Ulisse Dini di Pisa di invitare il circolo Arcigay cittadino a parlare di HIV e Aids durante l’autogestione. Gli incontri, previsti tra ieri e oggi, prevedevano anche la visione del film “The normal heart”, scelto dagli studenti stessi.
La cosa però non ha mancato di scatenare la reazione di un comitato di genitori, il “Comitato Famiglia, Scuola, Educazione”, che ha diffuso un comunicato stampa contro non tanto il film (che probabilmente non conoscono nemmeno), ma contro la presenza di Arcigay definita “un’associazione privata palesemente schierata e militante sulle tematiche omosessualiste”.
Per il comitato è «inopportuno che su un tema tanto delicato e sensibile come l’educazione sessuale a salire in cattedra sia un’associazione omosessualista come l’“ARCI Gay”. I genitori ritengono, infatti, che la trattazione di tematiche riguardanti l’educazione alla sessualità non possa limitarsi alla promozione dei meri “tecnicismi” per evitare gravidanze indesiderate e malattie infettive ma debba necessariamente includere aspetti di affettività e di accoglienza della vita intesa come valore primario e intangibile. L’associazione ARCI Gay non solo non fornisce alcuna garanzia di attenzione a questi fondamentali aspetti, ma è portatrice di una visione quantomeno parziale della sessualità umana». Infine, il comitato lamenta la mancanza «un adeguato contesto dialettico», qualsiasi cosa voglia dire a proposito di prevenzione delle infezioni sessualmente trasmesse.
«Siamo stati chiamati dai ragazzi per due incontri durante l’autogestione» spiega a Gaypost.it Daniele Serra, presidente di Arcigay Pinkriot Pisa. «Il tema era quello della prevenzione in generale con un focus specifico su Hiv e Aids. Il programma prevedeva la visione del film e poi un momento di formazione e approfondimento con le nostre attiviste». «Il comunicato parla di educazione sessuale e anticoncezionali» continua il presidente di Pinkriot «argomenti che non abbiamo mai concordato con i ragazzi. Il primo perché è talmente vasto e generico che non può certo essere ridotto ad un paio di incontri. Il secondo perché non ce ne occupiamo come associazione». Ieri l’incontro si è svolto regolarmente. Quello di oggi, invece, è saltato. «I ragazzi ci hanno detto che c’era un problema logistico di disponibilità delle aule» conclude Serra.
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