Il Lucca Comics & Games è al centro della polemica. In consiglio comunale le destre hanno infatti protestato per la messa in scena di uno spettacolo teatrale basato sulla graphic novel Cinzia, di Leo Ortolani. Durante la seduta del 6 agosto scorso, infatti – presenti i vertici di Lucca Crea, la società che organizza la manifestazione – l’opposizione guidata da Lega, Forza Italia e M5S – ha espresso le sue preoccupazioni per lo show. La ragione: sarebbe vicino all’ideologia del “gender”.
Le polemiche delle destre
Tutto nasce perché la protagonista, Cinzia, è una donna transessuale, già apparsa per altro in quello che è il fumetto più celebre di Ortolani, Rat-Man. E i consiglieri dell’opposizione così hanno motivato le loro perplessità: «La diversità dovrebbe essere spiegata in altri termini, non vorremmo che ci fosse una deriva che va verso la cultura gender», secondo Forza Italia. Per la Lega, invece, il tema è pericoloso e se ne potevano scegliere altri. Per i grillini, invece, «su questi temi c’è un’estrema discrezionalità. Forse noi non siamo preparati per giudicare sulla bontà o meno delle scelte che vengono prese ma un luogo deputato a questo sarebbe necessario».
La difesa del Lucca Comics & Games: “Occorre abbracciare la diversità”
Rimanda indietro le polemiche il direttore generale di Lucca Comics & Games, Emanuele Vietina: «Uno dei concetti alla base del nostro lavoro» dichiara «è scegliere un tema che sia lo specchio delle nostre comunità di riferimento. Quest’anno con l’idea di mettere al centro l’umanità si è inteso invitare il nostro mondo, a ritrovarsi nei festival, momenti in cui le persone possono confrontarsi dal vivo». E ancora: «Abbiamo voluto ampliare il dibattito, e da un immagine che ci invita ad abbracciare la diversità, prime fra tutte quelle dei media e delle identità che compongono Lucca Comics & Games, ci è venuto naturale affrontare anche la tematica del non binarismo di genere». Concludendo: «Parliamo di uno dei maggiori autori italiani, le cui doti sono indiscutibili»