Dopo oltre dieci giorni di protesta con centinaia di migliaia di manifestanti in piazza, il governatore Ricardo Rosselló, accusato di aver scambiato messaggi omofobi e sessisti con i collaboratori, ha annunciato che si farà da parte, ma non si è dimesso subito da governatore dicendo di avere delle “responsabilità”.
“Mi scuso ma non mollo”
Nei giorni scorsi il governatore aveva dichiarato che non avrebbe rinunciato al suo mandato, ma che non correrà per un nuovo incarico nelle elezioni previste a novembre 2020. Rossellò ha peraltro detto che lascerà l’incarico di presidente del Nuovo partito progressista (Pnp), la formazione che dispone della maggioranza dell’Assemblea legislativa. “Riconosco che scusarmi non è abbastanza. Una parte significativa della popolazione ha protestato per giorni. Sono consapevole dell’insoddisfazione e del disagio che provano. Solo il mio lavoro contribuirà a ripristinare la loro fiducia”, ha detto Rossello in un video pubblicato sui suoi account social. “A fronte di questo scenario annuncio che non correrò per un nuovo mandato da governatore il prossimo anno e che rinuncerà alla presidenza del Pnp”, ha detto il governatore.
Le chat incriminate
Le chat private di Rosselló, che contengono insulti omofobi, misogini e vari altri commenti compromettenti, erano state diffuse dal Center for Investigative Journalism, un consorzio che riunisce varie testate giornalistiche internazionali, pochi giorni dopo che l’FBI aveva arrestato due ex funzionari dell’amministrazione per corruzione. Sono chat di gruppo private della piattaforma di messaggistica Telegram, e coinvolgono altri 11 ministri e consiglieri. Tra i messaggi diffusi ce ne sono alcuni in cui Rosselló chiama una politica newyorkese di origini portoricane «una puttana», prende in giro un uomo obeso e risponde a un consigliere che diceva di voler «sparare» alla responsabile delle finanze di Porto Rico dicendo che gli avrebbe «fatto un favore».
Tempo scaduto
La sindaca della capitale, l’esponente dell’opposizione Carmen Yulin Cruz, ha detto che Rossellò “ha esaurito il tempo” e manifestato l’intenzione di volersi candidare alle presidenziali del 2020. Porto Rico sta attraversando un periodo di crisi generalizzata, con una violenza paragonabile ai livelli del Messico, con la povertà che ormai colpisce il 45 per cento della popolazione e numerosi casi di corruzione che coinvolgono diversi membri del governo dell’isola per frode e furto. L’isola non ha ancora superato gli effetti dell’uragano Mary che ha colpito l’isola nel 2017, portando il governo alla bancarotta. Le cronache riferiscono di un debito di circa 120 miliardi di dollari da ristrutturare.