Abbiamo bisogno di belle notizie, in queste feste poco “natalizie”, in cui la pandemia sembra trionfare sul nostro desiderio di ritorno alla normalità. E le belle notizie arrivano da Napoli, con Tommaso Giartosio che ha vinto il Premio Napoli per la poesia, con l’opera Come sarei felice. Storia con padre (Einaudi, 2020). La raccolta dell’autore, in cui tratta del tema del rapporto con il padre – ormai scomparso ma figura sempre presente nel qui ed ora del poeta – e il tema dell’amore in età adulta, ha conquistato il prestigioso riconoscimento. Ed è importante la dedica fatta da Giartosio, al momento della premiazione.
La dedica di Tommaso Giartosio a Maria Paola Gaglione
«Vorrei dedicare il premio a una persona» ha dichiarato Giartosio. «Poesie e politica a volte non vanno bene insieme, rischiano di generare una vuota retorica. La politica costruisce, edifica. La poesia non dà la salvezza, sa che tutto si perde, tutte le cose umane si perdono. Però la poesia salva la perdita, fa sì che la traccia di ogni perdita non si perda. E questo è molto politico». Quindi, dopo la premessa, va dritto al punto: «Dedico il premio a Maria Paola Gaglione, uccisa tre mesi fa perché amava Ciro, un ragazzo trans». Sensibilità umana e politica, quella del poeta: la quale, per altro, nasce dal suo attivismo in Famiglie Arcobaleno.
La necessità della Legge Zan
E continua ancora, nel suo discorso: «Molti anni fa ricevendo il premio Bagutta ho chiesto una legge per l’unione tra persone dello stesso sesso. Ci sono voluti quasi vent’anni ma l’abbiamo avuta. Forse sbagliavo a chiederla: ce n’era e ce n’è una ancora più urgente, la legge Zan, che combatte la violenza contro le donne, le persone omosessuali, le persone transgender e transessuali. È passata alla Camera, ma non ancora al Senato».
“Abbiamo superato il solstizio d’inverno, l’epidemia finirà”
Giartosio torna sulla necessità della legge Zan: «Tante e tanti ne ho conosciuti, che avrebbero tratto vantaggio da questa legge. Qualcuno si è ucciso o è stato ucciso. Molti di più si portano nella vita un’ombra che perdura. Chiedo questa legge per Maria Paola Gaglione e per chi è stato e continua a essere vittima di violenza. Abbiamo superato il solstizio d’inverno, i giorni si allungano, l’epidemia un giorno non lontano finirà; torni la luce, ricominciamo a costruire un’Italia migliore. Grazie».