Hanno fatto coming out, 14 pastori e pastore omosessuali appartenenti alla chiesa d’Inghilterra. Nonostante l’esplicito divieto delll’arcivescovo di Canterbury Justin Welby, i prelati hanno raccontato di avere sposato i loro partner e le loro partner. In una lettera pubblicata dai media britannici i pastori e le pastore hanno spiegato tutto e rivolto un appello affinché le diocesi siano libere di decidere in modo autonomo se celebrare o meno le nozze tra persone dello stesso sesso, che al momento sono invece proibite dalla chiesa d’Inghilterra, sebbene talvolta il divieto non venga rispettato. L’appello è stato lanciato dopo che il vescovo di Grantham è stato il primo a dichiarare di essere omosessuale e di condurre una relazione di celibato col suo partner.
Secondo il reverendo Colin Coward (nella foto sotto il titolo), fondatore del gruppo di pressione lgbt Changing Attitude all’interno della chiesa anglicana, sarebbero “almeno undici gli arcivescovi omosessuali, molti dei quali vivono una relazione”. “Voglio incoraggiare i vescovi omosessuali ad venire allo scoperto – ha dichiarato Coward al Sunday Times -, ma non farò outing contro la loro volontà”. La dichiarazione ha fatto infuriare la chiesa che ha risposto a questa dichiarazione parlando di “pura speculazione”. “È sorprendente – si legge in una nota ufficiale della chiesa anglicana – che gruppi che dicono di sostenere le persone gay, lesbiche, bisessuali, transgender e intersessuali cristiane indulgano in queste tattiche irresponsabili perché dichiarazioni del genere potrebbero portare a tentativi di identificare i singoli vescovi”.