Pace fatta tra Iva Zanicchi e la comunità Lgbt+? Parrebbe proprio di sì. Nella puntata andata in onda oggi di A ruota libera, Priscilla Drag – interpretata da Mariano Gallo – ci ha regalato una pagina molto gradevole di televisione dell’inclusività. Non solo per la partecipazione – come lei stessa ha fatto notare – di una drag sulla rete ammiraglia della Rai, nella cosiddetta “fascia protetta”, ma anche per alcune domande “scomode” che troppo poco si ascoltano in tv, soprattutto di fronte a certe situazioni e a certi personaggi.
I precedenti di Iva Zanicchi
Protagonista dell’intervista a tre, con la conduttrice e Gallo, c’era appunto Iva Zanicchi. La quale ha un contenzioso aperto proprio con la comunità Lgbt+. Ricorda Il Fatto Quotidiano che «la diva di Ok, il prezzo è giusto e di Zingara, che sicuramente è al suo posto, stipendiata dai contribuenti, per acume politico e capacità organizzativa, ha firmato il famigerato documento dei 173 parlamentari contrari ai matrimoni same-sex». Era il 2012 e a quel tempo Zanicchi era eurodeputata per il centrodestra. E si ricordano anche alcune dichiarazioni non proprio benevole nei confronti della comunità Lgbt+.
La domanda scomoda di Priscilla
Priscilla Drag è tornata sull’argomento, dapprima sollevando il caso di Sanremo con Drusilla Foer – nato, però, da un malinteso – e quindi chiedendole, direttamente: «Ma è vero che Iva Zanicchi è omofoba?». A questo punto la cantante si è alzata, ha allargato le braccia e ha risposto: «Sono dalla vostra parte». Tutto si è risolto con un abbraccio finale e una gara canora. Non sappiamo se la cantante sia tornata indietro perché presa alla sprovvista o perché ha seguito un percorso personale di riavvicinamento alla nostra comunità. Il tempo darà le sue risposte. Di certo il messaggio arrivato nelle case delle persone è rassicurante. Insomma, si è portato a casa un punto per la comunità arcobaleno. E dobbiamo dire grazie alla prontezza e all’ironia di Priscilla Drag.