“Oggi, durante la terza udienza preliminare, il Coordinamento Torino Pride e Rete Lenford sono stati ammessi come parte civile nel processo contro Silvana De Mari che si aprirĂ il 30 ottobre presso tribunale penale di Torino”. Lo annuncia soddisfatto il Coordinamento del Torino Pride.
“I consulenti presentati dalla difesa -prosegue il Torino Pride in una nota- sono stati respinti in toto perchĂ© non rilevanti per il procedimento”. Si tratta di notizia “importante -spiegano- per evitare di trasformare un aula di tribunale in un circo mediatico nel quale rovesciare assurde teorie anti scientifiche che rischierebbero di dileggiare e offendere ulteriormente un’intera comunitĂ ”.
Gli attacchi di Silvana De Mari contro il popolo arcobaleno
La dottoressa, nota anche come scrittrice di racconti fantasy, negli ultimi anni si è distinta per le sue campagne contro la comunitĂ Lgbt+. Diverse sono le realtĂ associative che hanno risposto agli attacci di De Mari: prima fra queste è stata il Circolo di cultura omosessuale Mario Mieli. In quel caso, la dottoressa si era scagliata direttamente contro il circolo romano accostando i suo iscritti alla pedofilia. L’azione intrapresa dal Torino Pride nel gennaio 2017, invece, non è legato ad attacchi specifici contro l’organizzazione del capoluogo piemontese. Il Coordinamento ha agito per tutelare le persone gay, lesbiche, bisessuali e trans nonchĂ© le associazioni arcobaleno che lavorano sul territorio: “La nostra dignitĂ non è infangabile” dichiarò Alessandro Battaglia, coordinatore del Torino Pride.
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