Salvatore Esposito da feroce boss della camorra napoletana (il Genny Savastano di Gomorra) a giovane gay che affronta il coming out in famiglia dopo che il suo compagno gli ha chiesto di sposarlo. Succede in “Puoi baciare lo sposo” la commedia firmata da Alessandro Genovesi la cui sceneggiatura è stata revisionata da Diversity.
Il film sarà proiettato in anteprima nazionale a Torino grazie alla collaborazione tra Diversity, l’associazione presieduta da Francesca Vecchioni, e il Lovers Film Festival – Torino LGBTQI Visions, diretto da Irene Dionisio e presieduto da Giovanni Minerba.
L’appuntamento di Torino
La pellicola, nelle sale dall’1 marzo, si potrà vedere il 27 febbraio alle 21.00 a Torino, al Cinema Massimo – Sala 1, con ingresso libero fino ad esaurimento posti.
Alla proiezione saranno presenti il regista, Genovesi, e i due protagonisti Cristiano Caccamo e Salvatore Esposito. Inoltre ci saranno la presidente di Diversity, Francesca Vecchioni e il presidente e la direttrice del Lovers Film Festival, Giovanni Minerba e Irene Dionisio.
La storia
Antonio (Cristiano Caccamo) ha finalmente trovato l’amore della sua vita, Paolo (Salvatore Esposito), con il quale convive felicemente a Berlino. Nell’entusiasmo di una tenera dichiarazione d’amore, Antonio chiede a Paolo di sposarlo ma ora viene il momento di affrontare le due famiglie. Decidono quindi di partire insieme per l’Italia, destinazione Civita di Bagnoregio, dove vivono i genitori di Antonio. Incontreranno la madre Anna (Monica Guerritore) e il padre Roberto (Diego Abatantuono), Sindaco progressista del paese che ha fatto dell’accoglienza e dell’integrazione i punti di forza della sua politica.
Le condizioni di mamma Anna
Anna accetta subito l’intenzione del figlio di unirsi civilmente a Paolo. Ma ad un patto: che vengano rispettate tutte le tradizioni e alcune condizioni. E così Anna pone le sue condizioni. Alle nozze dovrà partecipare la futura suocera, bisognerà invitare tutto il paese, dell’organizzazione se ne dovrà occupare Enzo Miccio, wedding planner per eccellenza. A unire i ragazzi dovrà essere il marito, con tanto di fascia tricolore. La madre di Paolo, Vincenza (Rosaria D’Urso), parteciperà alle nozze? Ma, soprattutto, Roberto sosterrà la scelta di suo figlio?
Il trailer
“Puoi baciare lo sposo, come nella migliore tradizione della commedia italiana, racconta l’evoluzione della nostra società facendo ridere e, nello stesso tempo, riflettere – è il commento di Francesca Vecchioni -. La sua forza è nel linguaggio, nella capacità di parlare a tutte e tutti, e questa è anche una grande responsabilità”. “Il cinema forma l’immaginario collettivo – conclude – e la possibilità di sensibilizzare il grande pubblico su concetti così importanti è una grandissima occasione: per combattere i pregiudizi è fondamentale che i temi dell’inclusione e della diversità diventino mainstream”.
La dichiarazione
“Sono molto contenta che il Lovers Film Festival abbia potuto collaborare a questa anteprima – aggiunge Irene Dionisio – perché credo sia particolarmente importante e non consueto che il regista, la produzione e il cast del film abbiano deciso di confrontarsi durante la lavorazione con un’associazione come Diversity che si batte da sempre per i diritti delle persone LGBTQI”.