Come sapete, Gaypost.it ha messo a disposizione le proprie pagine per raccogliere le storie che le donne che aderiscono a #quellavoltache non vogliono raccontare sui propri profili social. Perché, a differenza di quanto continua a sostenere qualcuno, non basta dire “no” e denunciare non affatto facile. Specialmente quando parliamo di vicende molto forti o quando sono coinvolte persone con cui, per un verso o per un altro, si ha ancora a che fare (parenti, amici di famiglia, datori di lavoro…). Ma le molestie che le donne subiscono sono tante e quotidiane. Nessuna deve pensare di essere “esagerata” o che la sua storia “valga meno” delle altre. Una molestia è una molestia sempre: sull’autobus, per strada, sul lavoro, ovunque e di qualsiasi “entità” sia. Per questo, oggi, abbiamo preferito raccogliere alcuni tweet che testimoniano le molestie di tutti i giorni, quelle a cui siamo quasi abituate al punto, spesso, di non riconoscerle come tali. Di storie come queste ce ne sono a migliaia, ormai: un vero fiume in piena. Un mori che si è rotto. Basta cercare #quellavoltache su Facebook, Twitter e Instagram. Oppure, semplicemente, sui motori di ricerca.
Le piccole, grandi, molestie di tutti i giorni
#quellavoltache finalmente realizzi che non è cosa fai o indossi o come sei. Non hai colpe. Tranne di esser donna. Solidarietà a tutte.
— Sofia Marinelli (@TopaM79) 14 ottobre 2017
#quellavoltache dal ginecologo, prima volta senza mamma’, mi fece spogliare nuda e mi “visitò” come (capii in seguito) non fosse necessario
— Babs (@bmonta) 15 ottobre 2017
#quellavoltache al colloquio per fare un tirocinio di 6 mesi a €400 al mese mi chiesero se fossi fidanzata e avessi intenzione di fare figli
— Diletta Luna (@Diletta_Luna) 17 ottobre 2017
#quellavoltache all’ennesima palpata sul bus sono riuscita a girarmi e a fulminare con lo sguardo lo schifoso che è indietreggiato impaurito
— Sognatrice Cinica (@sogncin) 17 ottobre 2017
#quellavoltache all’esame di Storia Moderna il prof mi disse: “Signorina! È luglio, fa caldo: perché non ha messo una gonna? Corta”. https://t.co/fw4V0Qcg7q
— Caterina Coppola (@CaterinaCoppola) 14 ottobre 2017
#quellavoltache stavo tornando a casa dall’Università di pomeriggio. Si è avvicinato e mi ha palpato il seno. Dopo 20 anni lo ricordo ancora
— Silvia Lanfranchi (@silvialanfry) 17 ottobre 2017
#quellavoltache stavo tornando a casa dall’Università di pomeriggio. Si è avvicinato e mi ha palpato il seno. Dopo 20 anni lo ricordo ancora
— Silvia Lanfranchi (@silvialanfry) 17 ottobre 2017
#quellavoltache a 11 anni, mentre camminavo con le mie amiche vicino al mare,due in moto presero la rincorsa per darmi uno schiaffo sul culo
— #2PMFOREVER ☆ 🍍 (@xpignax) 17 ottobre 2017
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