Le persone transgender potranno avere il loro abbonamento per gli autobus con il proprio nome d’elezione e non più quello anagrafico. È quanto ha previsto Start Romagna, la società locale del trasporto pubblico della zona. Da quanto si apprende, dal sito del Fatto quotidiano che riporta la notizia, la società intende estendere l’opportunità oltre i territori locali.
Tutto è nato dal caso di una adolescente ravennate che ha preferito acquistare per tutto l’anno scolastico i biglietti di corsa semplice. Infatti l’abbonamento avrebbe richiesto il suo nome anagrafico, ancora non rettificato. «Le cose sono cambiate» si legge ancora nell’articolo «quando, un giorno, la ragazza si è dimenticata di comprare il biglietto e di fronte al controllore ha dovuto pronunciare il nome registrato all’anagrafe per essere identificata». L’associazione Affetti Oltre il genere, fondata dai genitori della ragazza, ha contattato Start Romagna, proponendo una convenzione per persone transgender. E la società ha accolto al richiesta.
E spiega ancora, agli organi di stampa, la madre della ragazza: «La nostra associazione erogherà una tessera gratis, con la quale le persone transgender potranno recarsi alle biglietterie di Start per ottenere l’abbonamento che, in questo modo, verrà fornito con la foto abbinata al nome d’elezione. Sulla tessera dell’associazione verrà invece applicato un bollino argentato, leggibile dagli strumenti in dotazione ai controllori, che lo renderà a tutti gli effetti un documento di riconoscimento. Non ci sarà quindi bisogno di far sapere il nome presente all’anagrafe». Una buona notizia per le persone transgender, ricorda ancora la donna, soprattutto dopo l’affossamento del ddl Zan.