“Ricchione di merda”. Così un addetto alla sicurezza del Carrefour Market di piazza Principessa Clotilde a Milano ha urlato, più volte, ad un giovane cliente mentre cercava di allontanarlo dal punto vendita. Lui, il cliente, si chiama Luca ed ha ripreso tutto in un video pubblicato su Facebook e che potete vedere qui di seguito.
Contattato da Gaypost.it, Luca ha raccontato che quella sera era andato a comprare una bibita nel supermercato aperto 24/24. Alla cassa, ha raccontato, ha preso un divisore da frapporre tra la sua bibita e i prodotti del cliente prima di lui. È lì che è nato il diverbio perché l’altro cliente ha sostenuto che Luca avesse toccato la sua spesa, cosa che il ragazzo smentisce. I toni si sono alterati e Luca racconta di avere chiamato la sicurezza che però è arrivata solo quando a chiamarla è stato l’altro cliente.
“Il ragazzo della security – continua Luca – ha dato ragione non a me ma agli altri clienti. In quel momento ho chiesto di poter parlare con un superiore e lui si è tolto la targhetta (con il nome, ndr) e ha iniziato a cercare di cacciarmi dal locale insultandomi. L’unica commessa che ha cercato di difendermi è stata la cassiera che ha visto tutto, e due ragazzi che erano con me”.
Ecco il video pubblicato da Luca. (continua dopo il video)
“È stato un qui pro quo tra clienti degenerato in un caso diplomatico – ha commentato a Gaypost.it Luca Bresciani, responsabile del punto vendita in questione -. La guardia non ha preso le parti di nessuno: quando succedono cose del genere l’obiettivo è tagliare la testa al toro ed evitare che degeneri. Da quello che mi è stato riferito, dato che il cliente in fila prima del ragazzo è apparso alterato, a lui è stato chiesto di mettersi in fila e aspettare il suo turno per evitare che le cose degenerassero ulteriormente. Credo che il ragazzo si sia sentito un po’ vittima ed ha iniziato ad urlare, per questo è stato accompagnato fuori ed è lì che ha cominciato a riprendere con lo smartphone”.
Al netto della dinamica della lite tra clienti, rimane comunque l’insulto omofobico rivolto a Luca dall’addetto alla sicurezza, quel “ricchione di merda” urlato più volte davanti alla porta del supermercato. “La sicurezza si è lasciata andare ad un’affermazione poco gradevole e non idonea, d’impulso, sicuramente sbagliata – commenta Bresciani -. La questione è comunque passata al servizio clienti dell’azienda che se ne sta occupando e che è in contatto con il ragazzo. Questo è un negozio molto frequentato da giovani, anche la notte, per via della posizione. Abbiamo una mentalità aperta e clienti di tutti i tipi. Non ci sono mai stati problemi, anzi i ragazzi vengono qui perché sanno che sono accolti bene. Sicuramente la guardia non pensava quello che ha detto”.
Luca ci ha confermato di essere stato contattato da un’operatrice del servizio clienti, ma solo oggi, giorni dopo la sua denuncia. L’operatrice gli ha chiesto la sua versione dei fatti, dato che aveva già raccolto quella degli altri clienti. “Poi mi ha detto che mi chiede scusa per il comportamento del ragazzo della sicurezza e che Carrefour ha preso provvedimenti (non ha detto quali) – racconta Luca -. Io però ho detto che con scuse del genere non ci faccio molto e soprattutto dato che ormai la cosa è diventata pubblica sarebbero gradite delle scuse ufficiali dalla Carrefour”. L’addetta ha poi detto che nei prossimi giorni faranno sapere al ragazzo cosa intendono fare.
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