Al Rebel Network di Rimini nasce l’attivismo che unisce le differenze

Che sarebbe stata una giornata importante, politicamente parlando e non solo, lo si è capito quando Valter Vallicellipartigiano combattente, 92 anni – è stato accolto prima da un piccolo applauso dalle persone di fronte all’entrata del Teatro degli Atti, quindi da una vera e propria standing ovation dall’intera platea, quando dal tavolo dei lavori, nel momento in cui parlava la rappresentante dell’Anpi, è arrivato un saluto nei suoi confronti. Il Network Day di Rebel Network si è tenuto ieri, 8 settembre. Una data per nulla casuale. «Non potevamo non essere qui oggi» dice un’attivista, ricordando il giorno dell’armistizio con gli anglo-americani, che siglò la fine del fascismo.

Laura Boldrini

Verso un nuovo civismo, includente e contro l’odio

Al meeting – tenutosi a Rimini grazie all’organizzazione di Rompi il silenzio Onlus e grazie all’attivismo politico di Cristina Obber e di Luisa Garribba Rizzitelli, vere e proprie mattatrici dell’evento – il palco del teatro ha visto susseguirsi personaggi della politica e del mondo della cultura, delle associazioni femministe e Lgbt, del sindacato, del mondo sportivo, dell’ambientalismo, delle associazioni per le persone disabili e migranti, ecc. Impossibile citarle tutte (qui l’elenco completo di chi ha aderito e partecipato), ma hanno lasciato un’impronta indelebile di cosa vuole essere non solo ciò che si configura come un nuovo femminismo, includente e intersezionale, ma anche ciò che si identifica come un movimento di nuovo civismo che interpella tutti e tutte, di fronte alla spirale d’odio del tempo presente.

Gli interventi di Laura Boldrini e Linda Laura Sabbadini

Linda Laura Sabbadini con Cristina Obber

Ha scaldato i cuori Laura Boldrini, che ha ricordato come la lotta per i diritti di tutti e tutte è una questione che segna il discrimine tra umanità e disumanità. «Noi che crediamo in libertà e democrazia» ha detto, nel suo vibrante intervento l’ex presidente della Camera «parliamo di una società che guarda al futuro senza paura, dove siano messe al bando tutte le discriminazioni». Intensa e puntuale, ancora la relazione di Linda Laura Sabbadini, che ricorda: «Di fronte all’intolleranza non dobbiamo noi stessi cadere nell’intolleranza, la nostra deve essere una pratica di democrazia e di libertà, di fronte ai muri dobbiamo costruire ponti, puntare sull’unità».

Priulla: “Difendiamo i valori di Ventotene”

Applauditissimo e commovente, ancora, l’intervento di Graziella Priulla che richiama ai valori fondativi della nostra società: «Noi difendiamo i valori dell’Europa di Ventotene, noi siamo gli eredi di quei valori». La docente universitaria ricorda ancora che «la politica non è un contratto», termine che ricorda un compravendita, bensì «un dovere civile. Noi siamo apolidi di uno sguardo plurale sul mondo e sulla vita. Chi si presenta come antipartito apre la strada a un uomo solo. Chi esalta a parole il popolo lo insulta nei fatti, lo considera plebe». Un vero e proprio manifesto politico, che ci ricorda chi siamo e da dove veniamo. L’Europa dei popoli e della libertà.

Graziella Priulla

Puntare a ciò che unisce, come antidoto al salvinismo

La giornata è andata avanti con grande entusiasmo, in un clima di dialogo aperto, in cui si è sottolineato che ci possono anche essere differenze tra i vari femminismi e tra questi e le altre proposte politiche, ma che di fronte al salvinismo – quello per cui le donne devono occupare un posto indietro nella società, quello per cui le famiglie arcobaleno non esistono e quello che sequestra migranti nei porti italiani – è arrivata l’ora di mettere da parte ciò che ci divide, per puntare su ciò che ci unisce: l’anelito alla libertà, in un contesto di giustizia sociale e di uguaglianza. È nato qualcosa di nuovo, a Rimini, ieri. Sentiremo ancora parlare di Rebel Network e di ciò che ha da proporre al Paese.

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