Si terrà domani l’udienza preliminare del processo contro Silvana De Mari, la dottoressa anti-gay accusata di diffamazione nei confronti del Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli di Roma. Il capo di imputazione, per essere precisi, è “diffamazione continuata e aggravata”. Per lei è stato chiesto il rinvio a giudizio.
Le parole di De Mari
“Il circolo lgbt di Roma è intitolato a Mario Mieli – aveva dichiarato De Mari-, cantore di pedofili, necrofilia e coprofagia. Posso assumere che tutti gli iscritti provino simpatia per queste pratiche? O che almeno non ne provino nausea? Posso?”.
“Evidentemente no – commenta in una nota il circolo romano -. Questa la risposta della Procura di Torino alla domanda della Dott.ssa De Mari, dopo l’ennesima esternazione che ha indotto la magistratura a richiedere il rinvio a giudizio, su querela del Circolo”. A difendere l’associazione, l’avvocato Michele Potè di Rete Lenford.
“Non restiamo a guardare”
“Sono anni che la dott.ssa De Mari e i suoi sodali attaccano impunemente e ferocemente il Circolo Mario Mieli e la comunitaria LGBT+ italiana – aggiunge Sebastiano Secci, presidente dell’associazione – questa volta però abbiamo scelto di non restare a guardare, per il rispetto che dobbiamo ai nostri soci e ai nostri 35 anni di storia associativa”. “Siamo felici che finalmente queste persone verranno chiamate a rispondere delle loro parole di odio davanti a un giudice – conclude Secci – e siamo fiduciosi che la magistratura saprà dire a chiare lettere che nel nostro ordinamento non c’è posto per queste gravi e infamanti illazioni”.
La denuncia del Torino Pride
Contro la dottoressa e scrittrice di libri fantasy aveva sporto querela anche il Coordinamento Torino Pride. A dicembre scorso, il gup di Torino aveva rifiutato la richiesta di archiviazione accettando la querela e aprendo, di fatto, il processo.