“Froci di merda”. È questa la scritta apparsa oggi su uno dei manifesti che pubblicizzano la stagione 2016 del Gay Village di Roma che aprirà i battenti il prossimo 1 giugno al parco del Ninfeo, all’Eur. L’ennesimo episodio di omofobia, dopo l’approvazione della legge sulle unioni civili, che si registra nella Capitale.
“Una manifestazione come il Gay Village è fondamentale, proprio per combattere atti come questi – afferma Imma Battaglia, leader del movimento LGBTQI e tra i fondatori del Gay Village -. Questo Paese, questa città e i suoi cittadini, necessitano di tutela e di una regolamentazione, ed è per questo che abbiamo bisogno di capire le intenzioni di chi vuole governarci”.
Ed è per capire le intenzioni di chi si candida a governare la città che il Gay Village apre i battenti proprio con un dibattito sulle imminenti elezioni amministrative. Ospiti dell’evento, il giorno dopo l’apertura, sarano Roberto Giachetti, candidato del Pd e appoggiato da buona parte del centro sinistra, e Stefano Fassina, appoggiato invece dalla lista di Sinistra Italiana. L’invito era stato rivolto anche a Virginia Raggi del MoVimento 5 Stelle (non, invece, ai candidati della destra per via delle loro dichiarazioni sulla celebrazione delle unioni civili) che però ha declinato l’invito perché impegnata: “con le chiusure municipali” come ha chiarito in una nota.
L’omofobia è solo uno dei temi che ha spinto l’organizzazione ad invitare i due candidati a Sindaco di Roma. La corsa per la poltrona del Campidoglio è quasi giunta al termine e i due candidati siederanno davanti alla direttrice artistica Vladimir Luxuria e ad Imma Battaglia, per un confronto all’americana che si terrà il 2 giugno alle h.21.00 al Parco del Ninfeo e che vedrà i due candidati dire la loro su alcuni dei temi più caldi della città e della società civile. “I candidati che hanno accettato il nostro invito, non si confronteranno tra di loro ma con la nostra comunità, senza i battibecchi da talk”, ha spiegato Luxuria. Si alterneranno domande su unioni civili, turismo gay, scuola e gender, pride, omofobia, e non solo. I due candidati saranno seduti tra i banchi del Gay Village College per essere letteralmente interrogati. “Il Gay Village è scuola – dichiara Imma Battaglia – e questo incontro sarà per noi una lezione di educazione civica sulla democrazia, il voto e l’importanza di conoscere i candidati per votare in maniera edotta e non strumentale!”.