Politica&diritti

Lettera aperta: ” Domani in piazza a Roma: vogliamo più che un sorso d’acqua”

Riceviamo e volentieri pubblichiamo la lettera aperta di Rosario Coco, presidente di Anddos-Gaynet Roma

5 marzo: perché in piazza, ancora una volta.
Qualcuno dirà: ma perché ancora in piazza? Una legge c’è e sembra anche buona. “Ma perché questi gay manifestano ancora”, dirà qualcuno.
Pensate per un attimo di essere nel deserto e di essere assetati. Qualcuno passa, vi dà giusto mezza borraccia d’acqua, senza darvela tutta per sfregio. E per di più vi dice che siete come i cani o come i pedofili.
Sicuramente non rifiuterete quell’acqua, perché la aspettavate da troppo tempo. Ma un attimo dopo urlerete a gran voce che volete la stessa borraccia d’acqua che aveva quella persona.

Ecco perché nasce questa piazza. Nasce dalla rabbia di persone che sono state insultate e sfregiate pubblicamente, nella più alta Camera del Parlamento, prima di vedersi riconosciuti dei diritti. Diritti che, certamente si chiede ora di mettere in cassaforte alla Camera. Diritti che, tuttavia, sono un primissimo tassello per costruire una società libera e realmente rispettosa delle differenze e della sessualità.

Per questo motivo, ora più che mai è giunto il momento di rilanciare: fino a quando ci sarà un lavandino per i bianchi e una per i neri nessuno sarà davvero uguale di fronte alla legge. Fino a quanto in questo Paese la sessualità sarà un tabù, al punto di dover sentire ancora condanne medievali come quelle di Gandolfini al family day, nessuno sarà veramente libero di essere e di amare, etero o omosessuale che sia.
Tutte e tutti in piazza quindi, per un Paese migliore!

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