Lo scorso week-end, il rugbista David Pocock e la sua amata Emma si sono finalmente sposati. Una cerimonia semplice, anzi, essenziale: proprio come avevano annunciato. I due hanno celebrato il loro amore in un parco accompagnati da parroco: niente banchetto, nessun invitato.
Diversi anni fa, organizzarono una cerimonia nonché una festa con amici e parenti ma non firmarono alcun documento legale. Da sempre sostenitori dei diritti lgbt, David e Emma dichiararono che non avrebbero celebrato ufficialmente il matrimonio fino a quando il loro Paese, l’Australia, non avesse adottato il matrimonio egualitario.
La svolta è avvenuta a fine novembre 2017 quando gli australiani hanno votato per dire sì al matrimonio tra persone dello stesso. Il risultato positivo del referendum fu velocemente ratificato dal parlamento, per la gioia della comunità lgbt e dello stesso Pocock.
“Credo che io e Emma avremo qualcosa da fare —commentò ridendo il rugbista—. In qualsiasi modo lo faremo, sarà di certo di basso tenore. Ne abbiamo parlato tra di noi. Nel 2010 ci fu una piccola cerimonia con la famiglia e gli amici, ma decidemmo che non avremmo firmato nulla che i nostri amici non avrebbero potuto firmare. Ora la legge è fatta e penso che sia una bella cosa. Dovremmo essere tutti grati agli attivisti che la hanno resa possibile, perché credo che la società così migliori”.
Tra i primi a felicitarsi con Pocock ed Emma è stato Nigel Owens: “Grazie per tutto ciò che avete fatto in modo che tutti possano sposarsi con coloro che amano”. Owens, considerato il miglior arbitro al mondo, fece coming out come gay nel 2007.
La famiglie sono tutte diverse. I diritti, invece, devono essere tutti uguali. E' questo il…
La notizia è di pochi minuti fa: Torino ospiterà l'Europride a giugno del 2027. Per…
Una bufala che sta circolando, durante queste Olimpiadi, è quella del “not a dude”. Stanno…
Ammetto che ieri guardavo un po’ distrattamente la cerimonia d’apertura delle Olimpiadi a Parigi. Sono…
Il comune di Catania nega la carriera alias alle persone transgender e non binarie della…
Ce lo ricordiamo tutti, Ignazio Marino, allora sindaco di Roma, che trascrive pubblicamente 16 matrimoni…