Beppe Sala, recentemente eletto sindaco a Milano con il supporto del Pd, ha dichiarato che Daniele Mascolo – il fotografo con cui ha collaborato a Expo e che ha curato la sua campagna elettorale, finito nell’occhio del ciclone per diversi post omofobi e razzisti su Facebook – non farà parte del suo staff.
«Chiederei di lasciarlo stare, si è fatto del male da solo con queste cose ed è un ragazzo che dovrà trovare lavoro. Credo che siano peccati di gioventù certamente censurabili». Alla domanda se prenderà provvedimenti, da parte di un cronista di Repubblica.it che lo ha intervistato in occasione del Forum dell’economia digitale “What’s next” di Milano, il neosindaco ribadisce: «Non lavorava con noi, non ho nessun provvedimento da prendere. Il Comune di Milano ha già dei fotografi» e lascia intendere che non erano previste altre forme di collaborazione con Mascolo.
Non rinnegando il fatto che ci fossero già stati rapporti di lavoro pregressi, Sala si dice dispiaciuto: «È caduto in questa sua ingenuità». Peccati di gioventù, li ha appunto definiti. Peccati che rischiano di dare un duro colpo a una carriera che dopo Expo, e visti i rapporti con il primo cittadino, sembrava più che promettente. Razzismo e omofobia, a ben vedere, fanno male anche a chi li esercita. Un motivo in più per evitarli.