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Salta il dibattito contro l’omofobia nel liceo: il preside toglie lo striscione degli studenti

Il dibattito contro le discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere previsto in una scuola di Casamarciano, in provincia di Napoli, è saltato. In realtà, si trattava del secondo incontro del progetto Hope e avrebbe dovuto svolgersi all’Istituto Comprensivo “Costantini” tra gli studenti e i volontari e le volontarie di Arcigay Napoli, con il sostegno dell’amministrazione comunale.
Quello che è successo, però, è che il dirigente scolastico ha sospeso tutto. Ma non è tutto. In occasione dell’Open Day, cioè la giornata in cui gli istituti superiori aprono le porte agli studenti delle scuole medie che devono scegliere come proseguire gli studi, il preside ha fatto anche rimuovere lo striscione con scritto “La scuola ripudia l’omofobia” che proprio gli studenti avevano realizzato.

Il sindaco scrive alla ministra Fedeli

La denuncia è arrivata dal sindaco di Casamarciano, Andrea Manzi, che ha scritto alla ministra Valeria Fedeli e all’assessora regionale all’Istruzione Lucia Fortini invocando misure disciplinari.

Lo striscione realizzato dai ragazzi e fatto rimuovere dal preside

“Una condotta ingiustificabile ed una vicenda scandalosa – sono le parole del primo cittadino di Casamarciano, riportate in una nota di Arcigay Napoli –. Esattamente un anno fa il Comune di Casamarciano ha aderito al progetto Hope diventando paese gay friendly e che combatte ogni forma di discriminazione, di intolleranza, di razzismo. Da quando sul balcone del Municipio sventola la bandiera arcobaleno simbolo di pace ed inclusione, abbiamo impresso una svolta alla nostra azione politica e culturale, cercando ogni giorno di piantare il seme della tolleranza. Il Comune di Casamarciano e la nostra scuola ripudiano l’odio, l’omofobia e l’ignoranza”.

Un gesto in contrasto con la legge sulla “Buona scuola”

Secondo Antonello Sannino, presidente dell’associazione lgbt, “è gravissimo che il Dirigente Scolastico della scuola rimuova quello striscione ed è importantissimo che il sindaco abbia allertato la ministra Fedeli sull’accaduto”.

Una condotta, quella adottata dal preside, che per Claudio Finelli, docente e responsabile cultura e scuola di Arcigay Napoli, è incompatibile con le indicazioni della cosiddetta “Buona Scuola”. Nella legge, infatti, si ribadisce la priorità che ha l’istituzione scolastica nel promuovere la cultura della parità, della legalità e dell’inclusione.

“Arcigay Napoli – si legge in una nota dell’associazione – ribadisce la sua vicinanza all’Amministrazione Comunale dichiarandosi pronta a riprendere quanto prima il progetto ritenendo l’intervento nelle scuole fondamentale ai fini della lotta all’omofobia e a tutte le discriminazioni”.

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