Incisiva, Graffiante, Travolgente.
Tre bellissimi aggettivi, che però nulla hanno a che vedere con la prima serata del 68simo Festival di Sanremo che si appresta ad essere una di quelle edizioni da dimenticare.
Oltre quattro ore e mezzo di noia mortale che possono avere un senso solo se il direttore artistico, Baglioni, ha deciso di fare un omaggio alla nuovissima legge sul biotestamento perché davvero lo “show” di ieri sera è ai limiti della sedazione palliativa profonda.
Pochi bei momenti di televisione e certamente nessun momento memorabile o anche solo da rivedere: la conduzione viene affidata da Baglioni (diciamo pure per fortuna!) interamente a Michelle Hunziker e Pierfrancesco Favino, e al “superospite” della prima serata, Fiorello. Tutto questo però non prima di una sorta di omelia iniziale di circa 15 minuti che potevamo sicuramente risparmiarci, così come sarebbe stato meglio risparmiarsi i primi 20 minuti di Fiorello, da solo sul palco a dire parole in libertà molte delle quali siamo certe non ha capito nemmeno lui stesso.
Per non farsi mancare nulla c’è stato anche “il signore disperato che irrompe sul palco”.
Alle 21.15 entrano finalmente in scena prima Favino e poi Michelle Hunziker, oggettivamente entrambi bellissimi, eleganti e spigliati. Peccato per i siparietti “comici” che hanno cucito loro addosso gli autori che farebbero rabbrividire anche un fantasma e che li rendono particolarmente odiosi, soprattutto la conduttrice.
La serata scorre lentissima, le canzoni sembrano solo un contorno e le gag fra i conduttori diventano di ora in ora sempre più imbarazzanti, con il culmine della tristezza nella “sostituzione della scarpa” da parte di Baglioni e Favino durante l’orrenda esibizione canora della Hunziker.
Bisogna aspettare circa mezzanotte per riprendersi un po’. Prima arriva l’omaggio dell’orchestra al compositore Luis Bacalov e poi il secondo superospite, Gianni Morandi, da cui ci si aspettava un pochino di più in termini di “show”. Comunque fa il suo cantando prima con Baglioni “Se non avessi più te” e poi con Tommaso dei Thegiornalisti “E’ una vita che ti sogno”.
Poco dopo c’è una specie di momento karaoke con tutto il cast di attori del film “A casa tutti bene” (di cui fa parte anche Favino) capitanati da Stefania Sandrelli e accompagnati dal regista Gabriele Muccino (che è in giuria del Festival) che cantano “Bella senz’anima” con Baglioni al pianoforte.
Per la promozione del film davvero un gran dispiegamento di forze visto che salgono sul palco per pochi minuti – e senza nemmeno parlare o farsi notare – Stefano Accorsi, Valeria Solarino, Massimo Ghini, Carolina Crescentini, Claudia Gerini, Elena Cucci, Gianmarco Tognazzi, Ivano Marescotti, Giampaolo Morelli e Giulia Michelini.
L’unica a farsi notare è Sabrina Impacciatore che ruba la scena e si improvvisa conduttrice, facendoci illudere che possa esserci luce in mezzo all’oscurità. E invece Stefania Stefanelli poi presenta il cantante in gara con Michelle Hunziker.
Certo appare quantomeno singolare la scelta di portare sul palco proprio Muccino in una serata e in un’edizione del festival che, a detta dei conduttori e in particolare di Hunziker, promuove il contrasto alla violenza sulle donne.
Quasi all’una e mezza si chiude finalmente la prima serata con la sigla del festival (già cantata dai big in gara a inizio serata – uno dei momenti più trash con questo “popopopo” nel ritornello). A cantare sono i tre conduttori.
Claudio Baglioni: 5-
Il voto è certamente una media fra il suo ruolo di conduttore e direttore artistico (per cui gli diamo un 3) e quello di cantante (per cui merita un 7).
A parte l’omelia iniziale, lascia la conduzione interamente alle sue due “spalle” e si dedica solo ai siparietti comici (davvero da dimenticare) e ai duetti, che invece gli riescono meglio (da Fiorello a Morandi, passando anche per Favino) e sono numerosi nel corso della serata e ci ricordano il perché Claudio Baglioni da 40 anni sia conosciuto come cantante e non come altro. Se accettasse anche il tempo che scorre inesorabilmente per tutti sarebbe poi una buona cosa!
Michelle Hunziker: 6+
Oggettivamente la conduzione vera e propria del festival, almeno per questa prima serata, si è retta quasi tutta sulle sue spalle, con il supporto di Pierfrancesco Favino.
Assolutamente da dimenticare i suoi tentativi di gag e siparietti comici (bisogna capire se più per colpa sua o degli autori), i suoi tentativi canori con pesanti stecche e il suo tentare di essere più “umana” con le dichiarazioni d’amore e il bacio in bocca a quel gran bono di suo marito Tomaso Trussardi, che non hanno fatto altro che renderla ancora più odiosa agli occhi di noi povere comuni mortali!
Se avesse solo condotto il voto sarebbe stato senz’altro un 8 pieno, ma per via di tutto il resto supera appena la sufficienza e in questo abbiamo cercato di essere oggettive e non invidiose (altrimenti le avremmo dato un bel 2!).
Pierfrancesco Favino: 7-
Un ottimo co-conduttore di Michelle Hunzicker: bello, elegante, spigliato. Peccato che però non si sia spogliato nel corso della serata: noi, con la bava alla bocca, ci speravamo.
Ci auguriamo che nel corso delle serate faccia un ammutinamento ed esca da questo tunnel terribile dei siparietti comici che fanno solo tristezza o dei medley “simpatici”.
Quello che ci rincuora è che ad un certo punto l’odio provato nei confronti di Michelle Hunziker non fosse solo da copione ma reale: insomma #Favinounodinoi !
Fiorello: 6
Apre il festival con un piglio da Pippo Baudo dei vecchi tempi e pensando di avere una verve alla Maurizio Crozza, dimenticandosi però di non essere né l’uno né l’altro ma solo Fiorello.
A nostro avviso il Festival meritava di più e forse aprire con un duetto di Morandi e Baglioni (o magari anche un bel pezzo a tre con anche la Pausini se fosse stata presente) sarebbe stato molto meglio che con il conduttore siciliano.
Al di là di questo però gli va dato atto di aver totalmente oscurato Baglioni anche se, ci viene da dire, “ti piace vincere facile eh?!”.
Gianni Morandi: 7
Gianni è Gianni, e a lui gli si perdona tutto, perfino i duetti con Rovazzi.
Sicuramente non una presenza memorabile in questa serata, soprattutto dal punto di vista dello show, ma in fondo perché avrebbe dovuto Morandi caricarsi sulle spalle il peso di portare a casa la serata essendo solo un ospite?
Gianni dunque fa il suo, canta, sorride e torna a casa da Anna.
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