Avrebbero dovuto frequentare il seminario nazionale di Maynooth, in Irlanda, tre seminaristi cresciuti sotto l’egida del vescovo di Dublino mons. Diarmuid Martin. Ma il clamore suscitato da alcune lettere anonime trapelate e blog e ripresi dalla stampa hanno fatto cambiare idea all’alto prelato. Intervistato dall’Irish Times, Martin ha parlato di “una strana atmosfera” che si respira al seminario nazionale ed ha citato l’uso dell’app di incontri gay Grindr tra seminaristi. Per questa ragione, il porporato ha deciso di mandare i suoi tre studenti altrove, addirittura fuori dall’Irlanda, presso il Collegio Pontificio Irlandese di… Roma.
“Non ci sono studenti di Dublino a Maynooth da molto tempo – ha spiegato Martin al canale televisivo RTÈ -. In questa particolare occasione, non ero contento e ho preso questa decisione per via di un’atmosfera crescente a Maynooth”.
Secondo l’irlandese The Journal, il vescovo ha spiegato che le indiscrezioni che sono emerse sono principalmente due: prima di tutto, che ci fosse una “attiva cultura gay” all’interno del seminario, e in secondo luogo che le fonti che avevano diffuso queste voci non erano state supportate.
“Ho percepito che c’è un’attitudine alla litigiosità e che non fosse il posto giusto per i miei studenti – ha dichiarato Martin – per questo ho deciso di mandarli al Collegio Irlandese di Roma”.
Al vescovo devono essere sfuggite le innumerevoli indiscrezioni su quello che succede tra le mura del Vaticano, inclusa l’ormai famosa inchiesta di Panorama sui preti e l’omosessualità.