Aics, l’Associazione Italiana Cultura e Sport, ha revocato la convenzione ad Anddos. È solo l’ultima delle conseguenze del servizio delle Iene dello scorso 19 febbraio e del caso Unar che ne è nato. Mentre si attende ancora di capire che ne sarà del finanziamento stanziato per il progetto che Anddos aveva presentato in partnership con La Sapienza e che riguardava centri di ascolto e di accoglienza contro le discriminazioni (che potete leggere per intero qui), il presidente di Aics Bruno Molea ha fatto sapere di avere inviato una lettera all’associazione.
Lo scorso 27 febbraio, infatti, il presidente di Anddos Marco Canale ha ricevuto la missiva di Aics in cui si comunicava che l’affiliazione era revocata con effetto immediato. Anddos, infatti, oltre ad essere un’associazione “ombrello” a cui sono affiliati vari circoli in tutta Italia, era a sua volta affiliata ad Aics. Ora l’affiliazione è revocata non solo ad Anddos, ma a catena anche a tutti i circoli.
La lettera di Aics
«A seguito degli ultimi sviluppi sulle attività svolte all’interno dei circoli affiliati attraverso la convenzione tra Aics e Anddos – scrive Molea, che è anche deputato eletto con la lista Monti, nella lettera invita a Canale – e considerato che anche in altre zone d’Italia si denunciano sulla stampa con dovizia di particolari attività disdicevoli e che nulla hanno a che fare con quelle previste dallo statuto di Aics, tantomeno con i presupposti che hanno generato la firma della convenzione tra le nostre due associazioni, con decorrenza immediata Aics intende definitivamente risolta la convenzione in essere, essendo venuti meno i presupposti di correttezza, trasparenza, lotta alla diversità e promozione di una sana integrazione e coesione sociale alla base della convenzione stessa».
Tutti i documenti pubblicati dall’associazione
A niente sono valse le diverse memorie difensive che Anddos ha pubblicato nei giorni scorsi, a partire dalla risposta, punto per punto, alle accuse sollevate dal servizio delle Iene (che potete leggere per intero qui) fino al documento presentato a seguito della procedura di revoca del finanziamento Unar. In quest’ultimo documento, di mille pagine, l’associazione lgbt illustra tutte le attività anti discriminazione svolte nei suoi quattro anni di vita (potete accedere a tutta la documentazione cliccando qui).
«Aics – conclude la lettera di Aics – nulla ha a che fare con il genere di attività promosse all’interno dei sodalizi finiti al centro delle cronache: l’accordo va risolto anche a tutela dell’immagine di Aics stessa».