Il sindaco di Sesto San Giovanni, Roberto Di Stefano, eletto con il centro destra lo scorso anno in quella che fino ad allora era conosciuta come “la Stalingrado d’Italia”, ha negato la trascrizione dell’atto di nascita di un bimbo con due mamme.
A riportare la notizia è La Stampa secondo cui il sindaco non ha motivato la decisione con presunti impedimenti di legge, ma con le sue convinzioni personali.
“Nessuna intenzione di accogliere la richiesta”
“E’ arrivata al Comune la prima richiesta di trascrizione all’anagrafe per un bambino figlio di due madri donne – ha dichiarato Di Stefano -. In merito vorrei comunicare che non ho la minima intenzione di accogliere la richiesta: semplicemente perché credo che un bambino, per crescere bene, non può prescindere dall’avere un padre e una madre”.
Il piccolo Jay Leon, dunque, nato a Londra da due mamme nel 2014, non sarà iscritto all’anagrafe cittadina. Non è chiaro se il sindaco intenda, almeno, procedere all’iscrizione con la madre partoriente oppure no.
“Difendo la famiglia tradizionale”
“La dicitura genitore 1 e genitore 2 la trovo francamente inconcepibile – ha continuato -. In difesa della famiglia naturale non accoglierò la richiesta delle due madri che è arrivata nel Comune che rappresento. Lo ripeto in maniera chiara e inequivocabile: un bambino deve avere una mamma e un papà, non perché lo dice Di Stefano, ma perché così è la natura umana”. Un monito per altre coppie dello stesso sesso residenti nel comune, dunque: nessuna iscrizione o trascrizione di figli di due papà o di due mamme finché Di Stefano sarà sindaco. Il primo cittadino, dunque, si pone in controtendenza rispetto a tutti quei sindaci che negli ultimi mesi hanno preso la decisione esattamente opposta, da Torino a Palermo, passando per Napoli, Catania e decine di altre città.