News

La sindaca leghista: “Nessun registrucolo degli amanti omosessuali. Vie legali per l’obiezione di coscienza”

È la prima sindaca leghista della Toscana, Susanna Ceccardi, eletta prima cittadina di Cascina all’ultima tornata delle amministrative e vanto del leader Salvini che perse roccaforti come Varese, ha dovuto consolarsi con la cittadina in provincia di Pisa. E in perfetta linea con le linee dettate dal segretario del suo partito, come ha fatto il sindaco di Padova Bitonci, Ceccardi si schiera contro le unioni civili con tutti i mezzi a sua disposizione, compresi quelli che non esistono come l’obiezione di coscienza.

“Non mi piacciono, e non mi sono mai piaciute, le invasioni di campo da parte dello Stato nella vita privata, in questo caso affettiva e sessuale. Di solito sono tentativi di cambiare il costume e le convinzioni personali, con metodologie estremamente illiberale – si legge in una nota della sindaca pubblicata dal quotidiano online locale GoNews -. In questo Paese esiste l’istituto matrimoniale, funzionale a regolare e tutelare innanzitutto i diritti dei bambini, direttamente o indirettamente attraverso l’individuazione del contesto in cui il bambino ha da nascere e crescere. Contesto che, riconosciuto, può quindi essere favorito e tutelato anche attraverso specifiche e conseguenti politiche di favore fiscale, considerando che la generazione e l’educazione dei figli è un bene erogato dalla famiglia di cui gode l’intera società, per il qual motivo è ragionevole che lo Stato corrisponda attraverso una minore imposizione fiscale”.

Per Ceccardi, dunque, lo Stato non deve intromettersi nella vita “affettiva e sessuale” dei suoi cittadini, tranne che in quella delle coppie etero, naturalmente, per le quali il matrimonio è considerato un diritto inalienabile. Non per per tutti però. Ceccardi parla infatti espressamente di “istituto funzionale a regolare e tutelare innanzitutto i diritti dei bambini”, come se le coppie sposate che non hanno figli, magari per scelta, meritassero meno tutele. E, per inciso, per quanto la legge Cirinnà non le riconosca, bisognerebbe ricordare alla sindaca che le coppie gay e lesbiche hanno figli esattamente come quelle unite in matrimonio.
E ritorna il refrain, sentito fino alla nausea nei mesi scorsi, della “natura” e dei “diritti individuali”.

“Al di fuori di questo particolare contesto naturale, che ha rilevanza pubblica e deve quindi essere individuabile per le erogazioni e le tutele dette, ogni cittadino è padrone dell’esercizio dei propri diritti individuali – continua la sindaca -. Credo quindi che, una volta individuati i diritti che si ritiene un soggetto debba poter esercitare, quei diritti gli vadano riconosciuti in quanto individuo, attraverso il Codice Civile, senza costringerlo a mettere per iscritto con chi va a letto per poterli esercitare. La pensione uno la lasci a chi gli pare, l’assistenza carceraria e sanitaria uno la gestisca con chi gli pare, uno deleghi chi vuole a decidere per lui in caso di morte sulla donazione degli organi. Non serve un nuovo istituto giuridico di coppia, siano regolati come diritti dell’individuo”. La negazione dei diritti delle coppie omosessuali e l’omofobia travestite da presunto liberalismo.

“Questo Stato guardone, tutto sommato moralista mentre gioca a fare il libertino LGBT, che pretende di conoscere preventivamente la vita privata delle persone per decidere quali diritti riconoscere loro, è una vergognosa violazione del diritto di natura, secondo quello statalismo collettivista che la sinistra ha sempre supportato e mai abbandonerà – prosegue Ceccardi -. Si riconoscano le coppie eterosessuali che si impegnano agli oneri matrimoniali, in particolare in relazione alla generazione ed educazione dei figli: tanto dai, tanto ricevi“. Come al mercato, insomma. Per la leghista, due omosessuali possono sono essere amanti, non famiglia, e per gli amanti non servono registri. “Per il resto, ognuno è individuo e gli si devono riconoscere i conseguenti diritti – dichiara -: il registrucolo degli amanti omosessuali è un’invasione di campo che ha ragioni di progettualità ideologica, in vista del mutamento del concetto di famiglia e dell’aberrante adozione al di fuori dal contesto della famiglia naturale, contro cui anche gli omosessuali dovrebbero indignarsi”.

E annuncia ostracismo e battaglia contro la celebrazione delle unioni civili. “Alcuni vorrebbero un Sindaco semplicemente esecutore delle volontà dello Stato – conclude -: ci dispiace per chi concepisce l’amministrazione di un Comune in modo così servile: a noi invece lo Stato piace poco e, laddove legalmente possibile, agiamo e agiremo in autonomia e indipendenza. Il team di legali messosi gratuitamente a disposizione per studiare soluzioni e possibilità sta lavorando per difendere quanto più possibile il diritto all’obiezione di coscienza. Cascina e i cascinesi meritano di più che l’esecuzione delle volontà di questo Stato patrigno”.

Vale la pena ricordare, qualora ce ne fosse bisogno, che non esiste nel nostro ordinamento giuridico il diritto all’obiezione di coscienza se non nei casi previsti dalla legge: per il servizio militare (finché era obbligatorio) e per l’interruzione volontaria di gravidanza. La legge 76/2016 sulle unioni civili non prevede il diritto all’obiezione di coscienza. Infine, se la sindaca non permetterà la celebrazione delle unioni civili così come previsto dalla legge, sarà passibile di denuncia per omissione di atti d’ufficio per il quale, in casi estremi, si potrà anche ricorrere al commissariamento del comune.

Condividi
Pubblicato da

Articoli recenti

Ritratti di famiglia: uguali diritti per tutte

La famiglie sono tutte diverse. I diritti, invece, devono essere tutti uguali. E' questo il…

4 Novembre 2024

Torino ospiterà l’Europride 2027

La notizia è di pochi minuti fa: Torino ospiterà l'Europride a giugno del 2027. Per…

2 Novembre 2024

“Not a dude” alle Olimpiadi, ma è una bufala transfobica

Una bufala che sta circolando, durante queste Olimpiadi, è quella del “not a dude”. Stanno…

29 Luglio 2024

Olimpiadi 2024, un’apertura dei giochi che più queer non si può

Ammetto che ieri guardavo un po’ distrattamente la cerimonia d’apertura delle Olimpiadi a Parigi. Sono…

27 Luglio 2024

Catania, Comune nega la carriera alias alle persone transgender

Il comune di Catania nega la carriera alias alle persone transgender e non binarie della…

22 Giugno 2024

Ignazio Marino, sei ancora un alleato della comunità LGBTQIA+?

Ce lo ricordiamo tutti, Ignazio Marino, allora sindaco di Roma, che trascrive pubblicamente 16 matrimoni…

12 Giugno 2024