Sergio Pirozzi, il popolare sindaco di Amatrice, ha annunciato la sua candidatura alla presidenza della Regione Lazio. E sebbene Berlusconi gli abbia fatto sapere che così toglie voti alla destra facilitando, di fatto, la rielezione di Nicola Zingaretti (candidato, invece, del Pd), lui non intende ritirare la sua candidatura.
Che Pirozzi avesse simpatie a destra non è una novità, ma in un’intervista rilasciata a Klaus Davi e ascoltabile su YouTube si è spinto oltre approvando la “visione del paese sociale” di Mussolini e lodando le opere infrastrutturali realizzate durante la dittatura fascista.
“Ho visto un servizio su Rai Tre – spiega Pirozzi – che raccontava delle opere pubbliche e di una visione dell’Italia e sono state le belle cose. Le brutte cose sono state le leggi razziali. Aver portato l’Italia dentro una guerra mondiale che ha prodotto morti e distruzione anche con una guerra civile. Come visione del paese sociale, secondo me ha fatto grandi cose”. La Resistenza e la guerra di liberazione dal fascismo, dunque, per Pirozzi è stata una “guerra civile”, espressione cara al revisionismo storico.
Davi gli ha poi chiesto cosa pensa del matrimonio egualitario (chiamandolo, in realtà, “matrimonio omosessuale”), se mai ne celebrerebbe uno. “No, no – risponde secco -. Io sono per la famiglia, con tutto il rispetto”.
“Anche se io rispetto quel mondo com’è giusto che sia – aggiunge dopo -. Il terremoto mi ha insegnato tanto, che bisogna rispettare le diversità, anche perché qui a noi ci hanno aiutato tantissime persone, di tante “estrazioni sessuali”. Però io ritengo che ancora ci sia il valore della famiglia. Se due persone si amano e si vogliono bene, è giusto che vivano insieme”.
“E’ giusto che celebrino il loro matrimonio – prosegue Pirozzi -. Ma spesse volte la celebrazione di questi matrimoni è stato solo un modo per apparire e non una reale comprensione e aiuto di un mondo che è stato discriminato per tanti anni e non è stato giusto”. E ancora: “Io sono contro le sfilate. Penso che il proprio amore e la propria sessualità vada vissuta con il proprio compagno”. Gay sì, ma ognuno a casa sua, insomma.
Poi però ha dichiarato che se una coppia gay si presentasse nel suo comune per una unione civile, lui la celebrerebbe: “è previsto dalla legge”.
Contrario, nettamente, anche alle adozioni per le coppie dello stesso sesso.
“Ho due figli – ha dichiarato -. I figli cercano sempre il padre e la madre e c’è un grande attaccamento alla madre e penso che queste cose siano importanti. Il rapporto con la madre è molto più forte che con il padre”. Quando Davi gli chiede se intende dire che una coppia di uomini che adottano un bambino sarebbe per lui come una sorta di violenza psicologica, risponde senza esitazioni: “sì sì”. Non sappiamo come la pensi Pirozzi riguardo alle coppie di lesbiche dove le madri sono ben due.
E che ne pensa l’aspirante presidente del Lazio delle attrici vestite di nero ai Golden Globes e di tutto lo scandalo sulle molestie sessuali? “Una buffonata” risponde, provocando una fragorosa risata nell’intervistatore. “Quando succedono certe cose bisogna denunciarle subito – spiega -, non a posteriori sennò facciamo ridere i polli”.
“E’ vero che ci sono tante situazioni in cui chi ha un ruolo di potere si approfitta delle debolezze delle altre persone, ma chi ha i cogliones, che sia uomo o donna, ha il dovere di denunciarlo subito”. Chissà cosa ne pensano tutte quelle donne che hanno subito o subiscono violenze per anni e non riescono a denunciare o che, quando denunciano, non trovano sostegno e supporto.
Da ex allenatore di calcio, infine, secondo Pirozzi i tempi sono cambiati e ora un gay dichiarato potrebbe giocare tranquillamente in una squadra di calcio.
La famiglie sono tutte diverse. I diritti, invece, devono essere tutti uguali. E' questo il…
La notizia è di pochi minuti fa: Torino ospiterà l'Europride a giugno del 2027. Per…
Una bufala che sta circolando, durante queste Olimpiadi, è quella del “not a dude”. Stanno…
Ammetto che ieri guardavo un po’ distrattamente la cerimonia d’apertura delle Olimpiadi a Parigi. Sono…
Il comune di Catania nega la carriera alias alle persone transgender e non binarie della…
Ce lo ricordiamo tutti, Ignazio Marino, allora sindaco di Roma, che trascrive pubblicamente 16 matrimoni…