“Io sono tollerante… anche perché mi fanno schif“. Così il sottosegretario alle Infrastrutture e Trasporti Umberto Del Basso De Caro (Pd) parlava al telefono a proposito di Nichi Vendola, della sua omosessualità e del desiderio di diventare padre. A riportare il testo delle intercettazioni è l’edizione cartacea del Fatto Quotidiano di oggi che precisa come Del Basso De Caro non sia indagato, ma che è stato intercettato dai magistrati alla ricerca di elementi di prova a carico di altre persone nell’ambito di un processo sui servizi sociali di Benevento.
Sempre al Fatto, lo stesso Dal Basso De Caro aveva dichiarato che voterà sì al DDL sulle unioni civili, quando arriverà all’aula della Camera. “Senz’altro – aveva assicurato –. Non c’è persona più laica e più tollerante di me, non c’è persona più rispettosa dei diritti altrui e delle azioni altrui”.
Ma è nel privato che viene fuori il vero pensiero del sottosegretario sulle persone omosessuali. “Quello è com a cos, è come a Vendola… dice… io non vedo l’ora di fare un figlio… dicett (non comprensibile): e come lo fa?… dico io, ma tu hai queste tendenze, ma per l’amore di dio, io ti dico la verità io sono tollerante… anche perché mi fanno schif“. Poi continua: “Brav’ devi fare l’intervista al Corriere della Sera. Tu non sai tenere una cosa in una sfera di riservatezza, in un cono d’ombra? No… tu devi fare una dichiarazione: sono fidanzato in casa, l’ho portato a conoscere a mamma, non vedo l’ora di sposarmi e avere un figlio… cioè lo devi dichiara’ per forza… mano nella mano dopo che era stato assolto (omissis). Invece di stare mano nella mano con le femmine. Anzi a quel punto non mano nella mano”.
La telefonata continua con ulteriori chiarimenti sui gusti dell’onorevole: “Mi sono sempre piaciute le femmine”, precisa. Infine, parlando a proposito dei problemi di erezione di un uomo di sua conoscenza, si chiede: “Perché (la moglie, ndr) non ha fatto prima delle prove ittiche?“. Interpellato di nuovo dal Fatto per commentare queste intercettazioni, Del Basso De Caro sottolinea che non c’è niente di penalmente rilevante, nelle sue parole.
Parla di “omofobia istituzionale” il segretario nazionale di Arcigay Gabriele Piazzoni. “Appena un mese fa commentavamo l’allarme lanciato dall’Agenzia Europea per i diritti fondamentali (Fra) sul fenomeno dell’omotransfobia nelle istituzioni e nella condotta dei funzionari pubblici – ricorda Piazzoni -. Le intercettazioni del sottosegretario Del Basso De Caro ci dimostrano, semmai ce ne fosse il bisogno, che l’Agenzia europea ha colto nel segno”. “Se fosse possibile passare oltre il disgusto che provocano le sue parole – prosegue Piazzoni – bisognerebbe quasi ringraziarlo per aver fornito un ritratto sintetico e lampante della peggiore sottocultura omofoba e sessista che contamina il nostro Paese”.
“Ciò che ha fatto, e presumibilmente fa quotidianamente – commenta Piazzoni a proposito del fatto che le parole di Del Basso De Caro non abbiano rilievo penale -, è reiterare una cultura marcia e discriminatoria, quella che nutre le diseguaglianza e impone a gruppi sociali (le donne, gli omosessuali, le persone trans) ostacoli, marginalizzazione e negazione di diritti, rendendoli bersagli di una violenza cieca e spietata“. “Se esiste un’Italia da rottamare è proprio questa – conclude -: ciò di cui questo Paese si deve liberare non è degli anziani all’anagrafe, semmai dei medievali di testa e di pensiero. Per loro non c’è posto nella classe dirigente di un Paese che vive nel terzo millennio”.