News

Lo strano caso dell’avvocata dell’associazione Lgbt+ che si candida con Adinolfi

Il suo nome è Carlotta Toschi, è avvocata penalista e sul suo profilo Instagram si apprende che è anche “Dama dell’Ordine al Merito di Casa Savoia”. E apprendiamo, sempre dai suoi canali ufficiali, che correrà per le prossime elezioni politiche candidandosi nelle liste di Alternativa per l’Italia, il nuovo soggetto politico fondato da Mario Adinolfi e da Simone Di Stefano, già leader di Casapound Italia. Una candidatura come le altre, direte voi. Non proprio. Perché Toschi fa parte del gruppo legale del Cassero, la storica associazione Lgbt+ di Bologna.

La pagina del Cassero

Il manifesto elettorale della candidatura

E proprio sul sito del Cassero possiamo leggere il CV della giovane avvocata. La quale, come riporta il profilo dell’associazione, ha un profilo di tutto rispetto. «Si occupa da sempre della tutela delle fasce più deboli e si batte perché venga garantito il giusto processo» apprendiamo. E ancora: «Nella vita privata, è impegnata, sin da giovane adulta, in associazioni di volontariato che operano sia a favore della collettività locale che internazionale». Nulla da eccepire, insomma. Ma poi arriva la doccia fredda.

La candidatura per il partito di Adinolfi

Il 25 luglio, infatti, Toschi pubblica uno stato su Facebook in cui dichiara la sua candidatura. «Il giudizio, sull’attuale politico, è quello di persone più attente a fare il proprio interesse che ad occuparsi del bene comune. Amministrare in modo serio, restituendo fiducia nelle istituzioni e nella politica. Si può fare?» scrive, tra le altre cose. Un impegno nell’impronta del civismo, sembrerebbe a una prima lettura. Peccato che poi, tra i commenti, arriva proprio lui: Mario Adinolfi. «Fai sapere che ti candidi per Alternativa per l’Italia, è utile per farsi votare» le ricorda, raccogliendo alcuni like. E l’avvocata risponde: «Uno spoiler alla volta volevo creare suspance» (sì, scritto così).

L’incompatibilità tra candidatura e impegno al Cassero

I commenti con Mario Adinolfi

La conferma arriva qualche giorno dopo su Instagram. Carlotta Toschi correrà per le file della lista formata da un partito ultra-conservatore e tradizionalmente avversario delle istanze Lgbt+ (il Popolo della famiglia) e da Exit, formazione guidata da un rappresentante dell’estrema destra di Casapound. Non proprio un soggetto friendly, per dirla tutta… I “fascisti del terzo millennio“, per capirci. Al netto del fatto che chiunque può decidere di correre per qualsiasi soggetto politico, da destra a sinistra, la domanda è d’obbligo: cosa ci fa nell’ufficio giuridico di una delle più importanti associazioni arcobaleno un’avvocata che poi milita in partiti tradizionalmente ostili alla causa? Al Cassero sanno di questa candidatura? C’è o no incompatibilità tra quest’ultima e il ruolo ricoperto nell’associazione?

Condividi
Pubblicato da

Articoli recenti

Ritratti di famiglia: uguali diritti per tutte

La famiglie sono tutte diverse. I diritti, invece, devono essere tutti uguali. E' questo il…

4 Novembre 2024

Torino ospiterà l’Europride 2027

La notizia è di pochi minuti fa: Torino ospiterà l'Europride a giugno del 2027. Per…

2 Novembre 2024

“Not a dude” alle Olimpiadi, ma è una bufala transfobica

Una bufala che sta circolando, durante queste Olimpiadi, è quella del “not a dude”. Stanno…

29 Luglio 2024

Olimpiadi 2024, un’apertura dei giochi che più queer non si può

Ammetto che ieri guardavo un po’ distrattamente la cerimonia d’apertura delle Olimpiadi a Parigi. Sono…

27 Luglio 2024

Catania, Comune nega la carriera alias alle persone transgender

Il comune di Catania nega la carriera alias alle persone transgender e non binarie della…

22 Giugno 2024

Ignazio Marino, sei ancora un alleato della comunità LGBTQIA+?

Ce lo ricordiamo tutti, Ignazio Marino, allora sindaco di Roma, che trascrive pubblicamente 16 matrimoni…

12 Giugno 2024