Dall’1 gennaio 2018 le coppie omosessuali unite civilmente potranno accedere alla stepchild adoption. Il genitore sociale, cioè, potrà adottare il figlio del o della partner. L’ha deciso il Consiglio Federale svizzero (l’equivalente del nostro governo) con un voto espresso oggi con il qualche ha stabilito che la legge entra in vigore sarà applicabile dall’1 gennaio prossimo. Una norma che estendeva l’adozione del figlio del partner alle coppie gay era stata approvata dal parlamento nel 2016, ma era rimasta bloccata per alcune opposizioni politiche compreso un tentativo di referendum abrogativo, fallito per mancato raggiungimento delle firme necessarie.
Non solo coppie gay
La legge non si rivolge solo alle coppie formate da persone dello stesso sesso, ma a tutte le coppie conviventi in cui uno solo dei partner sia riconosciuto come genitore. Finora, l’adozione del figlio del partner era consentita solo alle coppie sposate da almeno cinque anni. Con le nuove regole, le coppie dovranno dimostrare di vivere stabilmente insieme da almeno tre anni, a prescindere da quando si sono sposate o da quando hanno registrato l’unione. Inoltre, l’età minima per potere adottare è stata abbassata da 35 a 28 anni.
Restano escluse le adozioni di figli nati fuori dalla coppia che al momento sono consentite solo alle coppie sposate (quindi eterosessuali) e alle persone single.