In arrivo a Trieste le Tagliatelle in piedi della Chiesa Pastafariana Italiana per manifestare, in pubblica piazza, il loro sì alle unioni civili e all’eutanasia. All’insegna dello slogan “Perché l’Amore conosce infinite ricette”, l’appuntamento promette – è il caso di dirlo – un succulento programma: nell’interesse «della Famiglia Tradizionale Pastafariana, quella composta da n persone di n orientamenti e generi sessuali che si amano e che vogliono stare insieme, ancora discriminata», i gruppi pastafariani, in tenuta da pirata, «si riuniranno il 24 settembre alle 17 in piazza della Borsa» in cui mangiare, insieme, il «Sacro Alimento, la Pasta» condividendolo «in piedi, in file semi-disordinate, colorati e bellissimi».
L’evento si lega innanzi tutto ai recenti fatti di cronaca politica che hanno caratterizzato la giunta di centro-destra del capoluogo triestino. La quale ha mostrato tutta la sua ostilità nei confronti delle coppie formate da persone dello stesso sesso, negando la sala dei matrimoni e riservando per le coppie di gay e lesbiche altre location, a cominciare da quella tradizionalmente riservata per i divorzi.
E, ancora, l’appuntamento a piazza della Borsa si qualifica come manifestazione «a favore della libertà di scelta di ogni individuo e della campagna #EutanaSIALegale dell’associazione Luca Coscioni, che la Chiesa Pastafariana supporta».
Chi vorrà partecipare, dovrà attenersi a poche e semplici regole: indossare uno scolapasta in testa, travestirsi da pirata (anche se tale indicazione è opzionale) e portare la «voglia di stare insieme». Un modo intelligente e ironico di rispondere alle frange omofobe e contrarie alla libertà di amare e di decidere come morire: sempre con dignità.
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