Si chiama “CBS drama diversity casting initiative” ed è il programma voluto dal network statunitense CBS per reclutare nuove figure professionali e talenti. Un annuncio un po’ particolare perché è rivolto solo agli appartenenti alle comunità finora tradizionalmente sottorappresentate o non adeguatamente rappresentate in TV. La CBS (il network di NCIS, CSI, Battle Creek, La tata ecc) cerca nuove figure tra neri, gay, lesbiche, transgender, asiatico-americani, nativi americani, persone originarie delle isole del Pacifico e persone con disabilità.
Qualcuno ha letto il paticolare annuncio di lavoro come una risposta ai discorsi discriminatori e carichi di odio del candidato premier Donald Trump, ma probabilmente è il frutto di decenni di lavoro delle associazioni che rappresentano queste categorie e che denunciano da tempo stereotipi e discriminazioni con cui spesso la TV rappresenta gli appartenenti a queste categorie di persone.
Non è un caso, ad esempio, che esista la GLAAD (Gay and Lesbian Alliance Against Defamation) che dal 1985 si batte contro le discriminazioni basate su orientamento sessuale e identità di genere nelle trasmissioni televisive, nei film, nelle serie TV e nei media in generale. Ogni anno, Glaad organizza una serata di gala durante la quale conferisce i Media Awards a chi, durante i dodici mesi precedenti, si è distinto proprio sui temi del contrasto alle discriminazioni sui media.
“Questa iniziativa – si legge nell’annuncio pubblicato da CBS – è focalizzata sull’aumentare l’esposizione di persone che appartengono a gruppi che sono state tradizionalmente sottorappresentate, inclusi gli afroamericani, gli asiatico-americani, gli ispanici, i nativi americani, chi viene dalle isole del Pacifico, LGBTQ e attori/performer con disabilità“.
Scopo dell’annuncio è “trovare un nuovo talento”. “L’iniziativa – si legge – fa parte del CBS Diversity Institute ed è pensato per fornire opportunità ai talenti sottorappresentati in tutto il paese, comprese le aree con accesso limitato ai professionisti dell’industria”.