Non una, ma ben due leggi che minano alle fondamenta il diritto delle donne all’interruzione volontaria di gravidanza. Le ha approvate il senato del Texas e ora dovranno passare al vaglio della camera bassa.
La prima legge prevede che i medici possano nascondere ai futuri genitori eventuali malformazioni del feto e che, nato il bambino, la famiglia non possa fare causa ai dottori per avere omesso questa informazione.
La seconda legge, invece, obbliga i medici ad accertarsi della morte del feto prima di rimuoverlo dall’utero della donna.
Entrambe le norme, proposte e approvate dalla maggioranza repubblicana, hanno suscitato notevoli proteste da parte delle associazioni secondo le quali da ora in poi i medici saranno incoraggiati a non comunicare ai futuri genitori informazioni importantissimi riguardanti il feto.
Nel solco dei provvedimenti di Trump
Non stupisce che provvedimenti del genere siano stati adottati in Texas, storicamente un paese a maggioranza conservatrice e con una forte presenza di comunità ultra religiose. Uno dei firmatari delle leggi, il senatore Brandon Creighton, ha tentato di difendere i testi sostenendo che “è inaccettabile che i medici possano essere penalizzati perché difendono la sacralità della vita umana“.
I provvedimenti texani si innestano nel solco delle politiche promosse dal neo presidente Trump che all’indomani dell’insediamento firmò un’ordinanza che tagliava i fondi alle associazioni e alle organizzazioni che si occupano proprio di aborto.
L’attesa sentenza della Corte Suprema sul matrimonio egualitario
Il Texas è anche lo Stato da cui potrebbe partire una nuova campagna contro il matrimonio egualitario, tutta combattuta nei tribunali. Si attende, infatti, la decisione della Corte Suprema dello Stato su un caso che riguarda il comune di Huston. L’amministrazione della città, infatti, aveva deciso che alle coppie dello stesso sesso non spettassero gli stessi benefici previsti per le coppie eterosessuali. La regola venne modificata dalla sindaca lesbica della città, nel 2013.
Ma alcuni cittadini contrari al matrimonio egualitario si opposero e il tribunale diede loro ragione. Quando la Corte Suprema estese il matrimonio anche alle coppie gay e lesbiche, nel 2015, l’ordinanza del tribunale di Huston decadde. Ora, però, basandosi sull’interpretazione di un giudice federale, il caso è riaperto. Secondo John P. Devine, texano e unico membro della Corte Suprema ad avere votato contro il matrimonio same-sex, la sentenza del 2015 estende il diritto a sposarsi, ma non tutti i benefici connessi al matrimonio. La decisione è attesa in questi giorni.
La legge sui bagni per le persone trans
Il Senato texano ha anche approvato una legge che vieta alle persone trans di usare il bagno corrispondente al genere eletto, obbligandole ad usare quello conforme al sesso registrato sui documenti. Anche questo provvedimento segue le politiche di Trump che ha abolito il provvedimento di segno decisamente opposto approvato da Obama per le scuole di tutti gli Usa.
Il disegno di legge contro la masturbazione maschile
Sempre in Texas, la deputata Jessica Farrar ha proposto un disegno di legge che punisce gli uomini con un’ammenda di 100 dollari se ritenuti colpevoli di masturbarsi “fuori da strutture sanitarie” o “fuori dalla vagina di una donna”. Il ddl parla espressamente di “emissioni masturbatorie non regolate”. Si tratta, però, di una provocazione della senatrice che ha spiegato alla stampa texana di avere così voluto destare l’attenzione sul fatto che ci siano una serie di leggi in discussione che riguardano la salute delle donne e che sono proposte e perorate da uomini. Tra questi, anche quelli che riguardano, appunto, l’aborto.
“Molti trovano la proposta di legge divertente – ha dichiarato Farrar allo Houston Chronicle -. Ma quello che non è divertente sono gli ostacoli che le donne incontrano tutti i giorni e che sono stati creati da legislazioni che rendono loro molto difficile accedere alla sanità“.