Torino fa il bis. Dopo avere iscritto all’anagrafe il figlio della consigliera Chiara Foglietta e della sua compagna Micaela Ghisleni, l’anagrafe del capoluogo ha registrato ieri un altro bimbo nato in Italia e figlio di un’altra coppia di mamme.
Due mamme e il primo figlio
Si tratta di una coppia di giovani mamme e del loro primo figlio, avuto grazie alla procreazione medicalmente assistita. Il bimbo, proprio come nel caso di Foglietta, è nato in Italia e il Comune lo ha iscritto all’anagrafe con entrambe le mamme.
Soddisfatto l’avvocato Michele Giarratano del team legale di Famiglie Arcobaleno e di Gay Lex, a cui le due donne si erano rivolte.
Dopo qualche giorno di stop sembra dunque che il comune di Torino stia riprendendo ad annotare i riconoscimenti da parte dei co-genitori.
“Felici che Torino vada avanti: ora serve una legge”
“Siamo felici che la sindaca Appendino prosegua sulla strada tracciata qualche settimana fa – dichiara a Gaypost.it Marilena Grassadonia, presidente di Famiglie Arcobaleno – a confermare il fatto che è percorribile”.
“Noi continuiamo il nostro lavoro a fianco di altri sindaci che si stanno dimostrando disponibili – continua -. Lavoriamo con piccole e grandi amministrazioni che vogliono approfondire la questione e a cui, grazie al nostro team legale, siamo in grado di fornire supporto perché scelgano di seguire questa direzione”.
“L’auspicio è che questa spinta dei diritti che arriva dai comuni e dai sindaci, che sono i più vicini ai bisogni concreti delle perone e cercano soluzioni che diano diritti e serenità a tutti, faccia da stimolo per il Parlamento. Serve una legge che non lasci i diritti dei nostri bambini al caso o alla fortuna che i loro genitori vivano in una città invece che in un’altra” conclude Grassadonia.