Torna per la seconda edizione il KinEst Fest, il festival del cinema dell’Europa centrorientale, promosso dall’associazione Dolina Miru. Il festival del cinema dell’Europa centrorientale partirà il 6 aprile, presso gli splendidi locali di Zō – Centro culture contemporanee. Una rassegna che dalla Polonia alla Repubblica Ceca, dall’Ungheria alla Romania offre una panoramica ampia e affascinante che ci racconta società e cambiamenti attraverso gli sguardi di una generazione di registi originali e innovativi.
Due le giurie che quest’anno voteranno i diversi film in concorso: una giuria di qualità, composta dal regista Ado Hasanovic, direttore del festival Passaggi d’autore; dalla regista Elsi Perino, curatrice del festival Lovers di Torino; l’attrice Egle Doria e Leopoldo Santovincenzo, autore della trasmissione Wonderland di Rai 4; e Rosario Castelli delegato alle attività culturali dell’Università di Catania. E una giuria della stampa, composta dalle giornaliste Marina Lalovic (Rai News), Rosa Maria Di Natale (La Repubblica), Maria Lombardo (La Sicilia), da Dario Accolla (blogger per Gaypost.it e Il fatto quotidiano) e Giusi Sipala (Europhonica).
Lo scopo del festival non è solo quello di presentare al pubblico italiano una carrellata di film in anteprima assoluta o recentemente applauditi in prestigiosi festival internazionali, ma anche di porre la necessaria attenzione verso un’altra Europa, forse percepita molto lontana dalla cultura occidentale, ma che condivide con la nostra sentimenti, emozioni, valori e quella voglia di vivere che lega tutti gli esseri umani. Mai come in questi tempi, un evento che unisce le culture, facendole incontrare, è qualcosa di cui si ha assolutamente bisogno. Tale multiculturalismo, inoltre, si apre anche alle tematiche Lgbt+. E non è la prima volta, per il Kinest Fest.
Infatti, insieme ai vari titoli che possiamo scorrere tra i 12 film in programma, ne segnaliamo due a tematica arcobaleno.
La pecora nera (Czarna Owca) di Aleksander Pietrzak, (Polonia, 2021) in anteprima internazionale. La trama è la seguente: una tipica famiglia del XXI secolo, un figlio youtuber, un nonno da accudire. La finta quiete s’incrina quando Magda, insegnante in un liceo cattolico, dichiara improvvisamente durante i festeggiamenti familiari per il suo anniversario di matrimonio di essere lesbica, mentre il figlio Tomek si trova a scegliere tra responsabilità e spensieratezza. Riusciranno i protagonisti a trovare il proprio modo di essere felici?
Red Yellow Pink di Jolanta Warpechowski, (Polonia, Austria, 2021), direttamente dall’Award IndieFEST Film. La trama ci narra di un figlio omosessuale, una madre cattolica integralista e un conflitto irreversibile. In questa storia emerge il desiderio di tornare ai luoghi dell’infanzia, la speranza di vivere un nuovo amore alla luce del sole, le ombre e le paure che incombono. I colori scandiscono le scene, con enfasi teatrale, per raccontare le difficoltà dello stigma e della discriminazione.
Per visionare il programma completo si può consultare il sito del KinEst Fest 2022.
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