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Il prossimo Toscana Pride sarà a Siena

Dopo Firenze e Arezzo, sarà Siena la città che ospiterà il prossimo Toscana Pride. Lo comunicano, con una nota, gli attivisti e le attiviste che organizzano la manifestazione già da due anni. Forti delle 40 mila presenze registrate lo scorso anno ad Arezzo, il comitato promotore ora punta su Siena. La data non è ancora stata decisa.
“Oggi più che mai, c’è bisogno di Pride – si legge nella nota – c’è bisogno di ribadire che le unioni civili sono solo il primo passo verso il matrimonio egualitario”.

Non solo matrimonio

La testa del corteo del Toscana Pride 2017

Ma il matrimonio non è la sola rivendicazione per cui si scenderà in piazza a Siena. Per gli organizzatori bisogna ribadire “che le persone trans e intersex hanno diritto al pieno riconoscimento della loro identità nel rispetto di un principio inalienabile di autodeterminazione, che è tempo di una riforma complessiva della legge sulle adozioni che devono essere accessibili alle coppie same sex e ai single, che è necessario garantire l’accesso alle pratiche di procreazione medicalmente assistita anche alle coppie omosessuali tramite modifica della legge 40, riconoscere la genitorialità alla nascita e risolvere le problematiche di riconoscimento del rapporto genitori-figli per le famiglie omogenitoriali già esistenti”.

Contro il bullismo nelle scuole

Una bozza di piattaforma a cui si aggiunge anche “un maggiore impegno contro il bullismo o ogni forma discriminazione basata sull’orientamento sessuo-affettivo e sull’identità di genere attraverso interventi nelle scuole, nei luoghi di lavoro e di cura”.

Eventi prima della manifestazioni

Come già negli anni scorsi, la manifestazione dell’orgoglio lgbt sarà preceduta da una serie di appuntamenti su tutto il territorio toscano. Eventi e iniziative realizzate in collaborazione con tutte le associazioni con cui, in questi anni, il Toscana Pride ha fatto rete. Non ultimo, gli organizzatori auspicano “una partecipazione forte e convinta delle istituzioni, delle associazioni e dei cittadini e cittadine di tutta la provincia” perché “il Pride sia la festa dell’orgoglio di tutte e tutti”. Una cosa non scontata, dati i precedenti. Sia nel 2016 che nel 2017, infatti, sia il Comune di Firenze sia quello di Arezzo non concessero il patrocinio alla manifestazione, nonostante ne fossero la sede.

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