Sarà un momento di protesta, quest’anno, la Trans Freedom March. L’appuntamento annuale, che ricorda il 20 novembre le vittime di transfobia in occasione del Transgender Day of Remembrance, porta in piazza la rabbia per quanto accaduto qualche settimana fa al Senato, quando è stato affossato il Ddl Zan, tra gli applausi scroscianti delle destre.
La Trans Freedom March di Roma
E Roma si terrà l’appuntamento nazionale, proprio il 20 novembre, con un corteo che dalle 17:00 «partirà da Piazza della Repubblica alla volta di Piazza Vittorio, dove ci sarà spazio per gli interventi di associazioni trans, personalità politiche, sindacati» oltre alla «tradizionale commemorazione attraverso la lettura delle vittime di odio transfobico dell’anno passato e accensione di candele per ogni vittima».
La comunità trans, si apprende dal comunicato stampa «è consapevole di non essere la sola colpita dall’odio e da uno Stato che non la tutela». Ed è per questo che la Trans Freedom March di quest’anno si muove all’insegna dell’intersezionalità. Perché è la convergenza delle lotte in un orizzonte comune che permette il superamento di tutte le discriminazioni «basate sul sesso, sul genere, sulla razza, sul colore, sulla lingua, sulla religione, sulle opinioni politiche o di qualsiasi altro tipo».
Un appello per la piazza romana e nazionale
Le realtà organizzatrici si appellano dunque a tutte quelle realtà sensibili alla lotta contro le discriminazioni e la transfobia: «Chiamiamo in piazza chiunque si senta coinvoltə da questo atto di protesta e rivolta verso un mondo che ci colpevolizza, ci rifiuta e ci esclude, a partecipare alla Trans Freedom March di Roma del 20 novembre 2021». Ma al di là di questo momento di aggregazione e di protesta politica, che ha riverbero nazionale, ci sono altre iniziative in alcune città italiane.
«Il corteo sarà un momento di rilancio e anche di gioia. Vogliamo commemorare le persone uccise dall’odio, ma anche uscire da una narrazione vittimista incentrata sulla morte» ha inoltre dichiarato, al Manifesto, Porpora Marcasciano, presidente del Mit e consigliera comunale di Bologna, a capo della commissione Pari opportunità.
La Star.T | Trans Celebration Night di Torino e le iniziative a Modena
Il Coordinamento Torino Pride celebrerà, invece, il Tdor la seconda edizione di Star.T | Trans Celebration Night, «il 20 novembre alle 21, presso l’Aula Magna del Politecnico di Torino». Una serata, si legge nel comunicato stampa, «pensata per lanciare un messaggio di positività e per premiare e valorizzare i talenti di persone trans che si siano contraddistinte in vari ambiti». L’evento è organizzato in collaborazione con l’Università degli Studi di Torino e il Politecnico di Torino. –
Numerose le personalità del mondo transgender a essere premiate, nel capoluogo piemontese. Dalla cantante Her, alla consigliera milanese Monica Romano, dall’attrice Marta Pizzigallo all’alleata Candida Morvillo, giornalista e scrittrice. Tra le ospiti, Vladimir Luxuria che premerià le personalità invitate all’evento. «Questo premio» dichiara Christian Ballarin, referente del progetto «è stato ideato per comunicare, alle persone trans in primis e poi a tutte le altre, che essere trans non significa dover essere ai margini».
E ancora al nord, ma in Emilia Romagna, saranno il Gruppo Donne Arcigay Modena Matthew Shepard e Non una di meno – oltre a Orgoglio Bisessuale e a Agedo – a organizzare il Tdor nella città emiliana. Segno dell’importanza dell’intersezionalità delle lotte e dell’alleanza tra movimenti femministi e comunità LGBT+. Una commemorazione che si aggancia alla settimana transfemminista e che culminerà con il grande evento romano del 27 novembre, quando si scenderà in piazza per protestare contro la violenza sulle donne.
La fiaccolata nel quartiere transgender a Catania
Anche nel profondo sud si dà spazio alla narrazione delle persone transgender per le persone transgender. Doppio appuntamento, questo sabato.
«Anche quest’anno la comunità LGBTQIA+ catanese, guidata dall’Arcigay Catania e il suo gruppo Trans, non mancherà nell’onorare questa giornata con una fiaccolata in segno di solidarietà e raccoglimento» dichiara l’associazione etnea, con un comunicato sulla sua pagina Facebook. E «lo farà in una parte significativa della città etnea, San Berillo, mira di attuali e quotidiani eventi di violenza e discriminazione transfobica, ove, peraltro, molte sex worker vivono troppo spesso ai margini proprio ad opera del giudizio sociale». La comunità si è perciò data appuntamento alle 18:00 proprio a San Berillo, all’angolo tra Via Ciancio e Via Pistone.
Sempre a Catania, il neonato collettivo Assemblea Degenere ha organizzato un momento di incontro, per «contribuire ad aprire nuovi spazi di espressione e visibilità per coloro che ogni giorno subiscono emarginazione e violenza perché non si riconoscono nel genere assegnatogli alla nascita». Partendo «dalla storia del movimento di liberazione transgender» con lo scopo di «immaginarne le prospettive anche alla luce dei nuovi attacchi istituzionali». È dunque previsto, a partire dalle 19:00 un aperitivo di autofinanziamento seguito dalla proiezione del documentario The Death and Life of Marsha P. Johnson.
Il Tdor in Sardegna
Anche la Sardegna scende in piazza con un doppio appuntamento. «L’Italia è seconda solo alla Francia per numero di crimini d’odio nei confronti delle persone transgender in Europa» riporta la pagina di Arc Cagliari, che ricorda ancora: «Essere una persona transgender oggi in Italia costituisce un motivo di aggressione, significa attraversare a vari livelli violenza e discriminazione come minoranza oppressa. Ogni anno ricordiamo i nostri morti. Non solo per non passare sotto silenzio questo olocausto, ma per ripulirne il corpo, profumarlo, esporlo attraverso le storie delle vittime, onorarlo e restituirlo al senso del sacro».
E per ricordare le vittime di transfobia, sabato 20 novembre, ore 17:00, le associazioni cagliaritane si ritroveranno «in Piazza Gramsci, a Cagliari, per leggere in presenza e in pubblico, i nomi e le storie delle persone che sono state uccise e violentate. Ascolteremo le testimonianze di chi è ancora in vita e subisce transfobia. Per ogni vita spenta, accenderemo una luce» si legge ancora.
Previsto un presidio anche a Sassari, alle 16:00 a piazza Fiume, organizzato da Arcobaleni Turritani e Brigata Transfemminista.