Mentre il mondo si prepara a celebrare il Transgender Day of Remembrance, dal Pakistan arrivano notizie raccapriccianti. Gli autori di una violenza lunga e tremenda ai danni di alcune trans hanno pubblicato il video delle loro gesta e la clip, che preferiamo non mostrarvi per intero, è diventata virale. Questo ha fatto emergere un fenomeno per niente marginale. Le ragazze vittime della violenza raccontano di stupri, percosse, di essere state costrette a bere l’urina dei loro aggressori. Violenze sistematiche, consumate tra le mura di appartamenti, da parte di più uomini.
La pubblicazione del video ha provocato proteste nel paese e la polizia ha arrestato dieci persone accusate di tortura ed estorsione. Una delle testimoni, il cui racconto potete ascoltare nel video qui sopra realizzato da AJ+, ha raccontato di essere stata già aggredita in precedenza. In Pakistan non esiste una legge che tuteli le persone trans dalla violenza, ma il fenomeno è in crescita secondo quanto denunciano le associazioni locali.
Per le trans pakistane e per quelle di tutto il mondo, che subiscono violenze quotidianamente e che vengono uccise, il 20 novembre si celebra il TDoR. Sebbene in Italia raramente si registrino fatti come quello testimoniato dal video, il paese è il primo in Europa per numero di aggressioni contro le persone transgender. Secondo l’ultimo rapporto di Transgender Europe, sono 32 le persone trans uccise in Italia negli ultimi 8 anni su una popolazione stimata di circa cinquantamila. Solo dall’1 ottobre 2015 al 31 settembre 2016 si sono registrati in 5 omicidi di trans: Katty Piscopo (64 anni, uccisa a Napoli), G.Arrivoli (41 anni, uccisa a Napoli), Bebel da Silva (45 anni, uccisa a Firenze), T.F. Batista (30 anni, uccisa a Roma) e Marta Baroni (34 anni, uccisa a Brescia). Dopo di noi, la Spagna e la Gran Bretagna con 8 omicidi.
Vale la pena sottolineare che si tratta di cifre sottostimate. Succede spesso, infatti, che delle persone trans si riporti il nome registrato alla nascita e non quello scelto cosa che non solo perpetra un’ulteriore violenza, ma che rende difficile la classificazione dei fatti come omicidi a sfondo transfobico. I numeri, infatti, sono raccolti dagli operatori di TGEU, dall’estero, tramite le notizie riportate dai media. Questo significa che è probabile che il numero reale delle persoen trans uccise in Italia negli ultimi otto anni sia uguale se non superiore a quello registrato in Turchia.