Ennesima trascrizione di un bambino con due mamme, ad Acqui Terme – in provincia di Alessandria – dove il sindaco Lorenzo Lucchini (M5S) ha provveduto a regolarizzare letto di nascita di un minore all’Ufficio dello Stato civile dell’Anagrafe del Comune. Su questa vicenda era scoppiata una polemica non solo per la questione della trascrizione in sé, ma anche di natura politica tra l’amministrazione comunale e DemA, il soggetto politico di De Magistris, che aveva accusato il primo cittadino di non voler trascrivere l’atto.
Le cause del polverone politico
«Tutto il polverone si sarebbe sollevato, a causa di una risposta lasciata da un impiegato di palazzo Levi» riporta il Secolo XIX, che aggiunge: «Praticamente un diniego verbale, secondo DemA, in quanto Acqui sarebbe una piccola città e non una grande “dove i sindaci trascrivono i figli delle coppie omosessuali”. Parole queste che hanno fatto infuriare non poco il primo cittadino acquese». E infatti la reazione del sindaco non si è fatta attendere: «I funzionari dell’Ufficio dello Stato Civile hanno risposto in maniera, purtroppo, parziale. La risposta non è stata assolutamente politica e non ci sono chiusure da parte della mia amministrazione, così come vorrebbe invece far passare DemA».
La versione del sindaco
Insomma, una polemica tutta interna ai partiti locali che però ha portato a un’accelerazione della vicenda. Il bambino, nato in Spagna da mamme italiane, aveva bisogno della trascrizione per poter lasciare il suolo spagnolo. Le due donne avevano denunciato la mancata decisione della burocrazia comunale durante un’assemblea pubblica, intitolata “È l’amore che crea una famiglia”. Da lì la denuncia di DemA. Ma il sindaco ha rimandato indietro le accuse di natura politica presentate dal movimento di De Magistris e ha quindi provveduto per la regolarizzazione del piccolo e il riconoscimento delle sue due mamme. I rappresentanti di DemA si dichiarano comunque soddisfatti per il risultato raggiunto.