Trump non vuole più le persone trans nelle Forze Armate. L’ha dichiarato qualche giorno fa in tre tweet. E sebbene i generali di corpo d’armata lo abbiano sconfessato dicendo che i tweet non servono a modificare la policy stabilita, le proteste si sono susseguite in tutti gli Usa. L’ultima iniziativa è di una ex chirurga della Marina. La dottoressa Christine McGinn, che è lei stessa una trans, ha annunciato che eseguirà gli interventi per la riassegnazione del sesso gratuitamente a chiunque voglia rimanere nelle forze armate statunitensi. Se il governo si rifiuta di pagare gli interventi, lei li farà ugualmente. Gratis.
“Un’evidente discriminazione”
La dottoressa, intervistata dalla CNN, ha promesso di prendersi cura dei veterani e delle veterane trans
“Se il comandante in capo non intende prendersi cura dei nostri veterani, lo faranno loro stessi – ha detto -. Eseguirò l’intervento gratuitamente alle persone che sono già in lista per sottoporvisi”.
“È un’evidente discriminazione – ha aggiunto la dottoressa riferendosi alla dichiarazione di Trump -. Se ne accorgerebbe anche un bambino delle elementari”.
La questione dei costi? Solo una scusa
Per McGinn la questione dei costi che le forze armate dovrebbero sostenere è solo una scusa. “Penso che il costo di avere militari specializzati e ben preparati sia esponenzialmente maggiore di quello che servirebbe per prendersene cura” ha detto la chirurga. “I miei pazienti tornano a lavoro in sei settimane, a volte perfino in due” ha spiegato per sostenere che neanche l’assenza dal lavoro dovuta all’intervento rappresenta una perdita così insostenibile.