Nella stessa settimana in cui in Lombardia esordiva il telefono anti-gender, la tv segnava l’esordio del trono gay ad Uomini & Donne, sul quale in tanti hanno detto la loro cimentandosi in improbabili discorsi sociologici il cui tenore però, il più delle volte, sembrava pari a quello del vuoto cosmico (lo stesso presente fra le nostre parrucche eh!).
Noi siamo solo delle povere travestite oscene che non capiscono nulla e quindi non possiamo dire altro che abbiamo amato quello scempio televisivo e il maldestro tentativo di normalizzazione imposto da Queen Mary che vuole portare nelle case di provincia italiane il concetto che #Gayisok fermo restando che l’omosessualità può essere solo maschile e solo se rappresentata da bei ragazzotti dal fisico ateletico, che cercano l’ammmore e che infine concluderanno il percorso con una splendida orgia fra soli corteggiatori (senza il tronista “bello che non balla”) sotto l’occhio attento delle telecamere (… ovviamente noi adoreremmo e sarebbe l’unica vera nota di novità nel programma!).
E’ questa la rappresentazione corretta dell’universo gay?
No, ovvio. Ma quando mai la TV ha bene rappresentato la realtà?
A voler essere sincere, peraltro, questa rappresentazione per alcuni potrebbe risultare comunque migliore di quella costantemente presentata, e di cui esempi significativi ci daranno molto probabilmente Alfonso Signorini e Bosco Cobos al Grande fratello Vip che inaugura lunedi prossimo (!).
E nonostante i social si siano concentrati per tutta la settimana principalmente su Uomini & Donne (il che dimostra la grande operazione commerciale della signora De Filippi) gli unici eventi degni di nota della settimana – televisivamente parlando – sono stati invece l’inizio delle nuove stagioni di X Factor e Pechino Express.
Per X Factor basti dire un nome: Manuel Agnelli.
Altro che Mika, Skin, Morgan e via dicendo… qui siamo di fronte a un genio assoluto.
Basti citare una delle sue perle della prima serata. “E’ il vostro conformismo da anticonformisti che non sopporto” (frase il cui significato a nostro avviso rimane oscuro a lui stesso).
E poi tutte le frasi caustiche rivolte ai concorrenti, in modo netto ma comunque schietto tanto da non risultare cattivo o artificiale, in un crescendo con punte come “Ma tu hai degli amici che ti hanno sentito prima di venire qua?”
Sarebbe il colmo se il leader degli Afterhours divenisse famoso dopo oltre 20 anni non per le sue (spesso) belle canzoni, ma per un programma TV che onestamente ormai boccheggia.
Pechino Express invece si conferma un fenomeno unico nella nostra TV: sempre uguale a se stesso, come gli altri programmi citati, eppure ha una formula che fa risultare ciascuna edizione originale e divertente.
E sicuramente molto del merito va al conduttore Costantino e alla sua capacità di creare un cast davvero eterogeneo e pieno di personaggi incredibili.
Noi facciamo il tifo per Tina Cipollari (super madrina anche del trono della De Filippi, peraltro… gender ovunque!) e per la sua incontenibile bulimia e per la rivelazione Silvia Farina, che in pochi minuti è riuscita a strappare il ruolo di svampita a Lory Del Santo, a rischio eliminazione insieme al suo toyboy.
Dunque lasciate perdere per un attimo i libri di filosofia da cui rubate le frasi da scrivere su twitter per darvi un tono e godetevi Uomini & Donne o Pechino Express o le perle di Manuel Agnelli cercando di togliervi quella puzza sotto al naso, ricordando sempre che al peggio non c’è mai fine (… e infatti come vi abbiamo anticipato lunedì inizia il Grande fratello Vip!).
Alla prossima, un bacio dalle vostre cagne preferite… woof woof!