Non basta l’estensione del matrimonio anche alle coppie dello stesso sesso per battere l’omofobia. Lo dimostrano i dati degli omicidi di persone lgbt e persone HIV+ dettati dall’odio. Negli Usa, nel 2017, si è registrato un aumento dell’86 per cento rispetto al 2016, come rivela il report pubblicato dalla National Coalition of Anti-Violence Programs.
Un omicidio a settimana
Lo scorso anno si sono infatti registrati 56 assassinii dettati dall’odio (uno a settimana) contro i 25 dell’anno precedente: il dato più alto mai registrato dall’istituto nei suoi 20 anni di attività. Le vittime più numerose sono donne transgender (il 40 per cento) e uomini cisgender (cioè non-transgender, al 38 per cento). Le vittime di etnia afroamericana sono il 50 per cento del totale, percentuale che sale al 71 per cento se si includono anche gli ispanici e le persone non bianche in generale.
La retorica violenta del governo
Secondo la Coalition, le cause dell’incremento della violenza sono da ricercarsi nella retorica dell’attuale governo degli Stati Uniti che spesso ha discriminato le persone lgbt e si è scagliata contro i migranti.
“Questo report è una sveglia per tutti noi – ha dichiarato secondo The Advocate il direttore esecutivo del Progetto Anti-violenza di New York -. Le nostre comunità vivono in un clima sempre più ostile e pericoloso, dopo un anno di retorica e politiche anti-lgbt che arrivano dalla Casa Bianca, dalle agenzie federali, dagli stati e da fonti locali in tutto il paese. La violenza contro le persone Lgbt è un’emergenza da tempo, ma il report di NCAVP ha sottolineato l’escalation nell’ultimo anno con grande preoccupazione”.
“Leggete le loro storie”
“Chiedo a tutti di leggere le storie e di guardare le foto delle 52 persone morte nel 2017 per violenza dettata dall’odio – ha continuato -: sono nostri amici, familiari, colleghi e compagni membri della comunità LGBTQ. Continueremo a dire i loro nomi e a fare tutto quello che possiamo per prevenire la violenza e supportare chi sopravvive”. “Dobbiamo porre più attenzione e azioni per affrontare questa epidemia di violenza e lavorare in tutte le nostre comunità per proteggere le persone più vulnerabili e contrastare le forze ostili che hanno creato questo inaccettabile clima di odio”.