I decreti attuativi sulle unioni civili sono pronti e sono stati approvati dal Consiglio dei Ministri che si è riunito ieri. Si tratta dei decreti definitivi che sostituiscono il decreto ponte attualmente in vigore e regolamentano anche le discipline non previste dal testo firmato dal ministro Alfano.
Da quanto si apprende dal comunicato stampa diffuso dallo stesso Cdm, “i decreti prevedono che, come per il matrimonio, il partner dell’unione civile che aggiunge al suo il cognome del partner non perde il suo cognome d’origine. Rispetto al decreto ponte, con tali norme non è necessario produrre alcuna modifica anagrafica”. Questo particolare aspetto della legge e del decreto ponte aveva provocato non poche difficoltĂ alle prime unioni civili celebrate finora perchĂ© l’ambiguitĂ del testo del decreto ponte lasciava margine ad interpretazioni diverse, specialmente per quanto riguarda l’eventuale cambio del codice fiscale.
Ancora, il comunicato del Consiglio dei Ministri spiega che, nei casi di unioni civili contratte all’estero da persone che vivono abitualmente in Italia, ad esse si applicherĂ la normativa italiana e che sono state apportate modifiche al codice penale per equiparare il partner dell’unione civile al coniuge. In sostanza, nel caso in cui in una unione civile un o una delle due parti uccida l’altra, si potrĂ far valere l’aggravante prevista nei casi in cui un coniuge uccide l’altro.
“Mi auguro che il varo di questi decreti tolga l’ultimo alibi a quei sindaci che pretendono di boicottare le unioni nei loro comuni in violazione palese della legge” ha commentato il senatore Sergio Lo Giudice (PD).
I decreti attuativi devono ora passare dal voto delle commissioni per essere poi emanati dal Presidente della Repubblica.