Secondo quanto riporta l’Ansa, domani, giovedì 26 maggio, alle ore 12.30, una delegazione dei parlamentari promotori del referendum parzialmente abrogativo della legge sulle Unioni civili si recherà presso la Suprema Corte di Cassazione per depositare il quesito referendario.
La delegazione, guidata dalla presidente del comitato Eugenia Roccella, sarà composta da Gaetano Quagliariello e Carlo Giovanardi di Idea, da Maurizio Gasparri, Lucio Malan e Antonio Palmieri di Forza Italia, da Gian Marco Centinaio, Nicola Molteni e Roberto Simonetti della Lega, da Benedetto Fucci e Lucio Tarquinio dei Conservatori e Riformisti, da Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia, da Maurizio Sacconi, Roberto Formigoni e Alessandro Pagano di Area Popolare.
Nel caso in cui la Corte ritenga il quesito ammissibile, il comitato dovrà poi raccogliere 500 mila firme perché il referendum venga indetto.
Il comitato referendario si era presentato alla Camera qualche giorno dopo l’approvazione della legge sulle unioni civili avvenuta alla Camera l’11 maggio scorso. Il 20 maggio Eugenia Roccella annunciava che “preso atto della decisione del presidente Mattarella di firmare la legge sulle unioni civili, appena la stessa sarà pubblicata ci recheremo in Cassazione a depositare i quesiti per la parziale abrogazione“.
Non lascio alcun commento, perché i commenti che mi vengono in mente potrebbero portare alla mia incriminazione.
Solo una promessa: nulla verrà dimenticato.
Semplicemente disgustosi
Daniela, bisogna immediatamente depositare la proposta di referendum per abrogare la legge sull’8X1000 per arrivare alle urne nella stessa data. Saranno questi stessi signori a dire agli italiani di non andare a votare.
Nn e’ necessario fare la differenziata ,tanto sono tutti xfetti x l’inceneritore.
Volere essere ricordati ad ogni costo come trogloditi bigotti e nemici del progresso, bell’eredità da lasciare ai già infelici figli
dai…..adesso si gli interessa la parola del popolo sovrano……..perchè non fanno il referendum per abassarsi le paghe dei deputati e senatori? in quel caso il popolo sovrano no lo interpellano vero?? ma andate sapete dove…..casazione per l’amor di dio (l’amore quello vero) dite di no…..
Ma perché non lasciarli vivere in pace ‘sti poveri omosessuali??? Che male fanno a rivendicare diritti legittimi??? Perché devono esistere coppie di serie A (con tutti i diritti) e di serie B (con diritti parzialmente riconosciuti)? Ma la costituzione non garantisce l’eguaglianza di fronte alla legge?? Oppure siamo tutti uguali al momento di riscuotere tasse??? Lì si’ che non si controlla se i soldi provengono da tasche gay od etero…..schifo della terra!!!!
Ma non sono questi rifiuti della societa ad avere sempre affermato esserci cose più importanti delle unioni civili?
Questo ”referendum abrogativo” è l’espressione lampante del capriccio di una casta repressiva e viziata.
N
Il capriccio di una a cui non basta quello degli etero, li vuole tutti proprio tutti