Come vi abbiamo anticipato ieri, le proposte di modifica alla legge sulle unioni civili presentate alla Commissione Giustizia della Camera sono meno di mille. Ora si apprende il numero definitivo, in attesa di conoscere i contenuti. Vediamo, gruppo per gruppo, quanti emendamenti sono stati presentati: Lega Nord 500, Forza Italia 85, Area Popolare 81, Democrazia Solidale 38, M5S 24, Sel 18, Fratelli d’Italia 12, Pd 7, Gruppo Misto 124, per un totale di 889 emendamenti.
Gli unici emendamenti presentati dal Pd sono a firma di Michela Marzano che dopo l’approvazione del DDl in Senato senza le stepchild adoption aveva avuto posizioni molto dure nei confronti del suo partito annunciando anche il suo abbandono. È facile immaginare che i suoi emendamenti puntino, quindi, a reintrodurre l’adozione del figlio del partner oltre ad altri miglioramenti.
Tra quelli di Forza Italia, invece, sappiamo esserci l’emendamento proposto dal deputato Di Stefano che vuole introdurre l’obiezione di coscienza per i sindaci e gli amministratori che non vorranno celebrare unioni civili.
Vale la pena precisare che quello alla commissione Giustizia non è l’ultimo passaggio che la legge dovrà affrontare. Terminato l’esame in commissione, infatti, la legge approderà in aula dove possono essere presentati altri emendamenti. Secondo il calendario votato dalla conferenza dei capigruppo, questo dovrebbe accadere a maggio. Come sappiamo, se il testo dovesse subire delle modifiche dovrebbe ritornare al Senato per un’ulteriore voto.
Considerato come sono andate le cose al Senato, dove i numeri a favore delle unioni civili sono molto risicati, un’ulteriore discussione a Palazzo Madama metterebbe la legge a serio rischio di affossamento. Per questa ragione e perché il testo sia approvato prima delle elezioni amministrative dove il governo spera di recuperare voti a sinistra, Renzi ha già annunciato che se necessario sarà posta nuovamente la fiducia.