Questa domenica rispondiamo ad una domanda di una lettrice. Cogliamo lo spunto per parlarvi di un argomento molto importante: le pensioni di reversibilità a seguito dell’entrata in vigore della legge sulle unioni civili.
La richiesta via mail
“Salve, avrei bisogno di sapere se, per poter usufruire della pensione di reversibilità del partner defunto, dopo aver contratto unione civile, è necessario avere la residenza presso la stessa abitazione. Vi ringrazio”. (mail firmata)
Diritti riconosciuti
Prima di rispondere nello specifico è bene fare una premessa doverosa. Il diritto alle prestazioni pensionistiche e previdenziali fa parte di quella serie di diritti riservati ai coniugi che la legge 76 del 2016 ha esteso ai partner delle unioni civili.
Oltre all’istituto della pensione di reversibilità (o pensione ai superstiti) ricordiamo anche gli istituti dell’integrazione al trattamento minimo, la maggiorazione sociale, la successione iure proprio e la successione legittima.
Cosa dice l’Inps
L’Inps, con il messaggio n. 5171 del 21 dicembre 2016, ha ufficializzato in modo chiaro e incontrovertibile l’equiparazione ai fini previdenziali fra coniugi e partner uniti civilmente.
Lo stesso non vale invece per i conviventi di fatto, anche registrati, sia eterosessuali che omosessuali, che sono invece esclusi da questa estensione.
Le informazioni generali
Rispetto al meccanismo di attivazione e funzionamento della pensione di reversibilità, a chi spetta e in che quote, è possibile trovare numerose informazioni sul sito dell’Inps o su altri siti online (come in questa guida di Repubblica). Bisogna tenere bene a mente che, appunto, con l’entrata in vigore della Legge 76/2016 quando si dice “coniuge” si intende anche il partner unito civilmente.
La risposta alla lettrice
Per finire, finalmente, rispondiamo alla nostra lettrice. In caso di coniugi sposati, per ottenere la pensione di reversibilità non è necessario che marito e moglie abbiano la stessa residenza del defunto. Lo stesso vale per il partner unito civilmente.
Se avete dubbi o domande legali non esitate a contattarci attraverso i canali di Gaypost.it o scrivendoci a info@gaylex.it