Ora che le unioni civili sono diventate legge anche in Italia, le coppie gay e lesbiche non sono più costrette ad andare all’estero per ufficializzare la loro unione. Certo, non è ancora il matrimonio, ma questo non impedisce di organizzare la festa che si è sempre desiderata, con amici e parenti, con i confetti e il ricevimento e, per finire, con una luna di miele che suggelli tutto.
E siccome leggi che riconoscono le coppie gay sono ormai cosa diffusa almeno in tutto l’Occidente, le mete che si possono scegliere per il viaggio che segue l’unione sono moltissime. Dove non ci sono leggi per le coppie dello stesso sesso, spesso gli operatori turistici e le strutture ricettive hanno adottato politiche friendly ed estremamente inclusive. Insomma, la cultura dell’uguaglianza si sta diffondendo a macchia d’olio.
Ma come fare per riconoscere il posto giusto, la struttura giusta dove sentirsi a proprio agio senza rischiare brutte esperienze? Rivolgersi ad agenzie specializzate in viaggi di nozze gay è certamente una scelta saggia.
“Rispetto al passato la natura dei cosiddetti viaggi gay sta cambiando – racconta Alejandro Manjarez, titolare di TravelOut Italia, brand appena nato e specializzato proprio in viaggi e lune di miele per coppie omosessuali -: una volta la scelta della propria vacanza era orientata sulle strutture alberghiere di proprietà gay-in e verso le località “tolleranti”, oggi invece i giovani viaggiatori gay orientano la loro scelta di viaggi verso quelle destinazioni dove esistono leggi che garantiscano l’uguaglianza del matrimonio e le protezioni legali che rendano i viaggiatori LGBT più sicuri. Insomma, se siete in luna di miele probabilmente vorrete manifestare affetto in pubblico senza correre rischi, no?”.
Ma non è solo una questione di leggi, c’è anche un fattore generazionale. “I baby boomer sono ancora grandi fan della guest house gay o dell bed and breakfast LGBT – continua Manjarez -, mentre i millennials tendono a cercare altre soluzioni di viaggio: più confortevoli e di charme”.
Dall’osservazione delle diverse esigenze dei viaggiatori gay e delle viaggitrici lesbiche, nasce TravelOut Italia, “figlia di un’esperienza ventennale come leader nel settore turismo, in particolar modo nell’organizzazione dei viaggi di nozze” spiega Manjarez, a sua volta gay, sposato e con un figlio. “Abbiamo deciso di creare un marchio ad hoc dedicato ai clienti LGBT, per focalizzare l’attenzione su ogni dettaglio del viaggio di nozze – prosegue -. Grazie alla nostra esperienza siamo in grado di capire i desideri di viaggio delle giovani coppie LGBT e trasformarli in realtà. Chi si rivolge a noi è seguito passo dopo passo e 24 ore al giorno: dalla scelta della meta a quella della compagnia aerea, dalla scelta della struttura alberghiera al giusto mix delle escursioni”.
Qual è, però, l’elemento chiave della riuscita di una vacanza a due? Manjarez non ha dubbi: “La scelta della destinazione è un fondamento sul quale poggia il successo di un viaggio: solo relax, solo avventura, oppure un giusto mix dei due. Poi scoperta, popoli, culture, tradizioni, storia locale. L’abilità sta nel dosare insieme tutti questi elementi nelle giuste proporzioni e a misura dei viaggiatori”.
Per farlo, TravelOut Italia ha sviluppato una rete di contatti con operatori di tutti i settori del turismo, dalle compagnie aeree agli alberghi, dai fornitori di servizi alle guide. Tutto basato sulla conoscenza diretta dei partner, delle destinazioni turistiche e sull’esperienza ventennale di tutto lo staff di TravelOut Italia.
Un’offerta vasta, con idee pensate appositamente per chi vuole celebrare il prorio amore dopo averlo ufficializzato con la cerimonia in Italia e vuole farlo affidandosi a professionisti preparati.
Se state per celebrare la vostra unione civile e volete dei consigli sulla luna di miele, potete incontrare lo staff di TravelOut durante la fiera GayBride Expo, all’interno di Bologna Si Sposa, dal 14 al 16 ottobre prossimi (padiglione 19, stand E30).
(sponsored by TravelOut Italia)