Ognuno ha i suoi gusti e le sue attitudini e finché non nuoce a nessuno, dovrebbe avere il diritto e la libertà di soddisfarli . Non la pensano allo stesso modo tre scozzesi che hanno denunciato il vicino di casa disturbo della quiete. Faceva feste tutte le sere disturbando i vicini, penserete, oppure teneva la televisione a volumi troppo elevati. Niente di tutto questo. David Wotherspoon è stato condannato nel 2016 perché tra le pareti di casa sua indossava un reggiseno. Ora, qualcuno potrà trovarlo bizzarro, ma come è possibile considerarlo “disturbo della quiete”?
Arrestato e processato
Fatto sta che ad agosto del 2015, il signor Wotherspoon viene arrestato dallo sceriffo di Glasgow. Appena ha visto la polizia ha subito pensato: “Se è quello che immagino, è perché ho indossato un reggiseno”. E aveva ragione. Il punto è che il giudice di primo grado ha dato ragione ai suoi vicini che lo avevano visto attraverso le finestre di casa.
Le testimonianze dei vicini
Uno di loro, un uomo di 48 anni, ha dichiarato che non si sentiva minacciato dal comportamento dell’uomo, ma che si sentiva “a disagio” e “preoccupato”. Altre due vicine, due donne di 19 e 22 anni che hanno sostenuto di trovarlo “strano” e “bizzarro”. Insomma, il comportamento di Wotherspoon è stato giudicato “esibizionista, provocatorio e anche perverso”. Per questo era stato condannato.
Il ricorso e la sentenza finale
Naturalmente, l’uomo ha fatto ricorso in appello e la sentenza emessa lo scorso 13 settembre dalla Corte dice che “sfilare con la porta aperta e difronte alle finestre del salone a petto nudo, tranne che per un visibile reggiseno rosa e, in un’occasione, massaggiandosi i capezzoli… potrebbe verosimilmente suscitare allarme in una persona ragionevole e creare trambusto nella comunità”. Tuttavia, l’allarme generato da questi comportamenti non è tale da provocare il “disturbo della quiete pubblica” e, di conseguenza condannare l’uomo.