La Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti ha approvato ieri un emendamento al bilancio per cancellare il divieto di Donald Trump nei confronti delle persone transgender nell’esercito.
La Camera ha approvato l’emendamento al National Defense Authorization Act con 242 voti favorevoli contro 187. Compatto il voto dei democratici ai quali si sono uniti 10 repubblicani. L’emendamento porta la firma della democratica Jackie Speier della California: “L’emendamento stabilisce che i militari devono considerare i candidati su standard professionali neutrali rispetto al genere e specialità professionali militari, ma non la selezione non può includere criteri basati sulla razza, il colore, la religione o il sesso (compresa l’identità di genere o l’orientamento sessuale) di un individuo “. L’emendamento prende il nome dal presidente Harry Truman, che emise un ordine per porre fine alla segregazione razziale nell’esercito nel 1948.
La Camera ha anche approvato un emendamento sponsorizzato dal democratico Anthony Brown del Maryland, che “richiederebbe alle forze armate statunitensi di riferire al Congresso il numero di persone transgender che hanno tentato di entrare nell’esercito e hanno visto la loro richiesta negata a causa del divieto di Trump”.
Ora l’Assemblea dovrà votare il National Defense Authorization Act nel suo complesso, dopodiché si andrà al Senato, che ha una maggioranza repubblicana. Qui lo scoglio diventa più difficile da superare. Nonostante tutto c’è speranza oltre a tantissima gioia negli attivisti Lgbt
“Applaudiamo allo sforzo dimostrato dai membri del Congresso nel voler invertire questa politica che allontana gli americani qualificati e appassionati che vogliono servire il proprio paese”, ha dichiarato Jennifer Levi, direttore del Transgender Rights Project di GLAD. “I leader militari e gli americani vedono questo divieto per quello che è – una discriminazione senza fondamento che indebolisce i nostri militari“.
“La diversità è una risorsa per le nostre istituzioni e include l’esercito americano” ha aggiunto Shannon Minter, direttore legale presso la NCLR. “Abbiamo visto tutto questo nella storia più volte – attraverso la desegregazione, l’integrazione delle donne e la fine del “Don’t Ask, Don’t Tell”. Permettere alle persone transgender di servire a parità di condizioni nelle forze armate della nostra nazione renderà più forti i nostri militari e la nostra nazione”.
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